Corriere della Sera, 20 dicembre 2015
La Camera approva la legge di Stabilità (un tempo Finanziaria). Adesso ci vuole il sì del Senato
ROMA Bagarre ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio durante il voto sulle ultime modifiche alla legge di Stabilità 2016: la scintilla arriva quando la maggioranza boccia la richiesta delle opposizioni di escludere dal computo dei redditi per la determinazione dell’Isee le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento. A quel punto alcuni deputati del Movimento 5 Stelle accusano i colleghi della maggioranza di respingere norme a favore delle fasce più deboli e di appoggiare emendamenti «mancia», con finanziamenti a associazioni «amiche». E alcuni grillini continuano a usare ripetutamente il termine «marchettari», rivolgendosi a esponenti della maggioranza. Poi espongono cartelli che infervorano gli animi tanto che la presidente della Camera, Laura Boldrini, fatica a mantenere la situazione sotto controllo al punto da essere costretta a minacciare l’interruzione del dibattito. Il governo, però aveva espresso parere negativo su questa proposta. Critiche sulla maggioranza arrivano anche da Giorgia Meloni (FdI), che aveva proposto l’emendamento al centro dello scontro.
Tra le norme varate ieri «una card destinata alle famiglie con almeno 3 figli minori a carico»: con questo strumento si ha accesso a sconti per l’acquisto di beni e servizi. Criteri e modalità della card verranno stabilite con un decreto sulla base dell’Isee. L’esecutivo dovrà presentare una relazione al Parlamento sull’impatto economico, industriale, occupazionale e sociale del piano di privatizzazione delle Ferrovie delle Stato, previsto il prossimo anno. Semaforo verde anche all’emendamento, proposto dal Pd, che proroga le attuali concessioni balneari per «salvare» la prossima stagione turistica per gli attuali concessionari, in attesa del riordino complessivo della disciplina dei canoni demaniali che dovrà arrivare entro il 30 settembre 2016: esclusi, però, gli stabilimenti nei Comuni sciolti o commissariati per mafia.
Inoltre ieri è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo che il decreto che contiene norme su Giubileo e post Expo, ribattezzato «happy days» o «decreto-suk», entrerà nei lavori della Camera da gennaio: la richiesta di discutere questa norma entro Natale, arrivata dalla maggioranza e caldeggiata dall’esecutivo, è stata bocciata sebbene il provvedimento scada il 24 gennaio. «Non c’è nessuna necessità e urgenza per stravolgere le regole del gioco», commenta il presidente dei deputati FI, Renato Brunetta.
È pure passata la proposta di finanziare il Grande raccordo anulare delle bici («Grab») e le piste ciclabili di Roma.