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 2015  dicembre 19 Sabato calendario

Chiude l’ultima miniera di carbone della Gran Bretagna

Per l’Inghilterra è la fine di un’era: i 450 minatori rimasti a Kellington Colliery, nello Yorkshire, ieri hanno fatto l’ultimo turno di lavoro nel sottosuolo. Poi quella che era l’ultima miniera di carbone in Gran Bretagna ha chiuso i battenti per sempre, mettendo la parola fine a un’industria millenaria.
Il carbone veniva estratto nel Nord dell’Inghilterra da prima dell’invasione romana, ma il settore era decollato nell’Ottocento, alimentando la Rivoluzione industriale e permettendo alla Gran Bretagna di diventare uno dei Paesi più ricchi e potenti del mondo. All’inizio del Ventesimo secolo c’erano tremila miniere sotterranee di carbone, che davano lavoro a oltre un milione di persone. Alla fine della 2° Guerra mondiale erano scese a mille, ma il carbone estratto generava ancora la maggior parte dell’elettricità nel Paese. Dagli anni Cinquanta in poi il Governo conservatore avviò un programma sistematico di chiusure per ridurre la dipendenza dal carbone, scontrandosi con la forte opposizione del sindacato dei minatori.
Nel 1984 Margaret Thatcher decise di annientare quello che riteneva lo strapotere della National Union of Mineworkers. Lunghi scioperi, scontri violenti e manifestazioni non servirono a piegare la Lady di ferro, che riuscì nell’intento di indebolire il sindacato e mettere in ginocchio il settore estrattivo. Quegli scontri, entrati nella mitologia nazionale britannica, sono anche al centro di film memorabili come Brassed Off (Grazie signora Thatcher) del 1996, protagonista un’improbabile banda musicale di minatori, e il più recente Pride, dello scorso anno, basato su una storia vera di attivisti per i diritti gay che raccolsero fondi per i minatori durante gli scioperi del 1984.
Il declino da allora è stato inarrestabile e precipitoso. Il carbone, sempre più demonizzato perché inquinante, è stato gradualmente sostituito e il Governo ha da poco annunciato che dal 2025 lo abbandonerà del tutto nella generazione elettrica. Il colpo finale al settore è stato il crollo del prezzo, che ha reso le miniere inglesi troppo costose. Nel prossimo decennio Londra importerà da Paesi come Russia e Colombia.
Tutte le miniere hanno chiuso. Kellington Colliery, l’ultima a resistere, era la più grande in Europa con 292 milioni di tonnellate all’anno al suo apice nel 1913. Oggi i minatori licenziati commemoreranno con una marcia solenne la chiusura di «Big K» e la fine di un’era.