La Stampa, 19 dicembre 2015
Fra mille parlamentari quelli davvero influenti sono solo un centinaio. Lo dicono i dati
Su mille fra deputati e senatori quelli che riescono veramente a influire sui processi parlamentari, quelli che insomma «smistano le carte», non arrivano a cento. A contare davvero, secondo l’Indice di produttività parlamentare 2015 elaborato da Openpolis (www.openpolis.it) è appena il 3% dei deputati ed il 5,3% dei senatori. E tutti gli altri? Sarebbe troppo facile dire che tirano a campare. Epperò praticamente i due terzi del nostri parlamentari ha una produttività sotto la media.
Senato batte Camera
Openpolis ha monitorato oltre 45.200 atti parlamentari, 26.467 votazioni elettroniche e 5694 disegni di legge, passando ai «raggi X» l’attività di 951 parlamentari e valutando l’efficacia della loro azione attraverso una griglia di punteggi che spazia dall’iter dei vari provvedimenti al grado di consenso che si ottiene tra i colleghi, sino ai vari stadi di partecipazioni ai lavori. La media della Camera è pari a 121,45 punti, mentre il Senato arriva a 151,35. Ovviamente chi occupa posizioni di rilievo fa meglio dei peones: ad esempio i 28 presidenti di commissione totalizzano rispettivamente 218,61 (Camera) e 283,7 punti (Senato). Sotto le medie oltre ai deputati semplici anche i membri del governo, «a riprova dell’incompatibilità di fatto tra i due incarichi».
I migliori 50
Alla Camera i «migliori» sono Francesco Paolo Sisto (Fi) che ha totalizzato 914,44 punti, Matteo Bragantini del Misto (846,15) e Donatella Ferranti (Pd) con 715,12. Ma nella Top25, tra i più noti, sono presenti anche Causi, Verini, Fiano e Realacci del Pd, i leghisti Fedriga e Caparini, e Dorina Bianchi di Ap. Al Senato Loredana De Petris del Misto (845,27), Francesco Nitto Palma (Fi-Pdl) con 740,73 punti e Giorgio Pagliari (Pd) con 700,05 guidano la Top25 dove sono presenti anche Anna Finocchiaro del Pd, Roberto Calderoli (Lega), Maurizio Sacconi (Ap), Felice Casson e Pietro Ichino del Pd, ma pure Antonio Razzi (Fi-Pdl) che si piazza 19°.
Lega prima, Pd in affanno
In entrambi i rami del Parlamento la Lega conquista la palma del gruppo più efficiente con una media di 370,62 punti alla Camera e 231,66 al Senato. A Montecitorio, dove l’opposizione fa molto meglio della maggioranza (149,42 contro 103,89), dietro alla Lega si piazzano Fdl, Si-Sel, M5S e Misto. Tutti gli altri gruppi sono sotto la media, compreso il Pd, penultimo a quota 102,07 per colpa del 74,83% dei suoi deputati che sta sotto la soglia fatidica di 121 punti. Solo Forza Italia fa peggio con l’81.31% di «scansafatiche». A Palazzo Madama, invece, la maggioranza batte l’opposizione (158,95 contro 142,24) e questo grazie al Pd secondo con 166,16 punti. In coda ultimo è il Gal con appena 74,46 punti. Per carità di patria «Openpolis» tace sui più scarsi. Non nasconde invece il fatto che tutte «queste valutazioni» possano anche essere incomplete. «Colpa dell’opacità che ancora avvolge istituzioni e partiti» e che tiene nascosto «ciò che accade nelle commissioni, cuore del processo legislativo».