19 dicembre 2015
L’Onu trova l’accordo sulla Siria: possono partire i negoziati di pace • Respinta la mozione di sfiducia sul ministro Boschi • Renzi e Di Maio, i preferiti dagli italiani • Quattro indagati per la scomparsa dell’imprenditore Merio Bozzoli • L’America torna a esportare petrolio • Indaba, la tecnica per trovare l’accordo • Le modelle in Francia dovranno andare dal medico • Le canzoni più trasmesse del 2015
Siria Ieri il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato all’unanimità una risoluzione sulla Siria al termine del vertice a New York per dare il via ai negoziati di pace tra governo e opposizione. Ieri mattina c’era l’incontro tra 17 Paesi coinvolti a vario titolo nella guerra civile di Damasco, e nel pomeriggio la discussione nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, pronto ad approvare il documento. I punti fondamentali: regime e opposizioni concordano il cessate il fuoco con effetto immediato; l’inviato speciale per la Siria, Staffan de Mistura, avvierà e coordinerà le trattative tra Bashar Al Assad e i suoi oppositori, con l’obiettivo di costituire entro giugno un «sistema di governance unitario e inclusivo»; la transizione dovrebbe terminare entro 18 mesi, quindi entro giugno 2017, consegnando ai cittadini siriani le decisioni sulla costruzione della nuova Siria, quindi ci saranno le elezioni. Dietro l’accordo, tuttativia, si celano forse delle differenze politiche notevoli: Obama è stato drastico dicendo che «Bashar Al Assad deve lasciare perché finisca questa carneficina. Ormai ha perso legittimità»; il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, molto più cauto: «Non siamo venuti qui per discutere di Assad, ma per cercare di identificare un’opposizione in grado di partecipare ai futuri negoziati» (Sarcina, Cds).
Boschi La mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle contro Maria Elena Boschi è stata respinta con 373 no e soli 129 sì (sulla carta i sì potenziali erano 206). A votare contro il ministro, oltre ai 5 Stelle, la Lega, Fratelli d’Italia, Sinistra italiana, fuoriusciti M5S e civatiani. Non partecipa al voto, invece, Forza Italia. Il ministro si è difeso in Aula in un discorso di 16 minuti con il quale ha respinto le accuse di favoritismo e di conflitto d’interesse per la vicenda della Banca Etruria: «Se mio padre fosse stato davvero favorito, sarei la prima a dimettermi. Ma sono state dette un sacco di falsità: è in corso un attacco politico contro il governo e la mia famiglia» (Al.T., Cds).
Sondaggi Sondaggio di Pagnoncelli: il consenso per il governo è al 39% dopo aver toccato il 40% nel mese di novembre. Il gradimento per Renzi è intorno al 38% per tutto l’anno, ma nel mese di maggio viene raggiunto da Matteo Salvini, all’apice del suo consenso (37%). Ora è incalzato da Luigi Di Maio (36%), mentre il segretario della Lega Nord ha perso 5 punti di fiducia nel secondo semestre (32% in dicembre). Al quarto posto si colloca Giorgia Meloni (31%), in crescita di 3 punti rispetto a gennaio, seguita da Beppe Grillo (28%), in aumento di 6 punti da inizio anno, ed Enrico Zanetti (25%), in crescita di notorietà. La fiducia in Berlusconi non ha presentato oscillazioni significative nel corso del 2015 e si mantiene tra il 23% e il 21%, mentre Vendola fa segnare una flessione, dal 20% di gennaio al 14% di novembre con una lieve ripresa a dicembre (16%). Chiude la graduatoria il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che subisce le conseguenze del calo di popolarità del governo e delle dure polemiche sul tema dell’immigrazione, passando dal 21% di gennaio al 13% di novembre, per poi riprendere a dicembre (16%). Il Pd oggi si colloca al 31,2%, in calo di 3 punti dall’inizio dell’anno. Al contrario, il Movimento 5 Stelle sale impetuosamente sino a collocarsi attualmente a poco più del 29%, oltre 8 punti in più rispetto a gennaio (Cds).
Fonderia Ci sono quattro indagati per la scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli, scomparso a Marcheno (Brescia) nella sua fonderia, l’8 ottobre (vedi Fior da Fiore dell’11 ottobre 2015). L’accusa è di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Gli indagati sono i nipoti della vittima, Giacomo e Alex Bozzoli, insieme con Oscar Maggi e Akwasi Aboagye, due operai presenti in azienda la sera della sparizione della vittima. Non è ancora chiaro che ruoli abbiano avuto nella vicenda, chi sia stato a eliminare Bozzoli, ma per gli inquirenti non vi è alcun dubbio sulla loro responsabilità. Con i quattro quella sera c’era anche Giuseppe Ghirardini. Se l’operaio non fosse stato trovato morto il 18 ottobre, avvelenato dal cianuro (secondo gli inquirenti si è suicidato per il rimorso), sarebbe finito pure lui nell’inchiesta. La moglie di Mario, il giorno dopo la scomparsa del marito, fece mettere a verbale che l’imprenditore aveva paura dei parenti, che in azienda c’era un clima invivibile e temeva pure che Alex e Giacomo rubassero del materiale per portarlo nella nuova fonderia di Bedizzole. La moglie ai carabinieri aveva detto che il marito era intenzionato a sporgere denuncia, ma non ne ha avuto il tempo. Invece l’operaio Maggi, oltre a essere presente in fonderia quella sera, subito dopo la scomparsa di Bozzoli mostrava di avere a disposizione una inconsueta quantità di denaro. Ad aumentare i sospetti su di lui anche il fatto che cercasse informazioni sulla temperatura di fusione del titanio, e Bozzoli portava addosso una protesi proprio di quel materiale (Petenzi, Cds).
Petrolio Dopo 40 anni gli Stati Uniti tornano a vendere il loro petrolio. Il divieto di esportare petrolio non raffinato estratto negli Stati Uniti, risale alla prima crisi energetica: quella scoppiata nel 1973 quando il cartello petrolifero dell’Opec (allora onnipotente e dominato dai produttori arabi) volle punire l’Occidente che aveva appoggiato Israele nella guerra del Kippur. L’embargo Opec creò penurie, razionamenti, iperinflazione. L’America decise che tutto il petrolio dei suoi giacimenti andava riservato al fabbisogno interno, quindi vietò l’export (Rampini, Rep).
Cerchio L’intesa sul clima firmata a Parigi è stata frutto di una tecnica del ministro francese Fabius: l’indaba. Inventata dagli zulu, prevede che le persone partecipanti a un dibattito difficile da dirimere si mettano in cerchio e dicano quel che pensano, i loro bisogni, quello su cui non si è disposti a cedere e i punti d’incontro con gli altri (Pronzato, Cds).
Certificato Le modelle che vorranno sfilare a Parigi dovranno presentarsi con un certificato medico che ne attesti lo stato di buona salute e la mancanza di disturbi alimentari. Chi non rispetterà la normativa (sia la modella che il responsabile dell’agenzia che la fa lavorare) rischierà fino a sei mesi di carcere e 75mila euro di multa. I medici incaricati di valutare lo stato di salute delle modelle sono quelli della medicina del lavoro. La nuova legge impone anche la menzione «foto ritoccata» obbligatoria nelle riviste e nelle pubblicità «ogni volta che l’apparenza corporea sarà modificata per affinarne o ingrossarne la silhouette». Multe: 37.500 euro (nel caso il reato venga ripetuto) o pari al 30% degli introiti pubblicitari (Martinelli, Sta).
Radio Secondo EarOne, che monitora le programmazioni delle radio italiane, la canzone più trasmessa dell’anno è Uptown Funk di Bruno Mars (40.296 passaggi finora). Secondo posto per Cheerleader del giamaicano Omi. Al terzo posto c’è Cesare Cremonini con Buon viaggio (Share the Love). Al quarto posto arriva la dance con Firestone del deejay norvegese Kygo. Quindi Lean On dei Major Lazer e Want to Want Me di Jason Derulo. Senza fare sul serio di Malika Ayane è al numero 7. Infine El Mismo Sol di Alvaro Soler, L’estate addosso di Jovanotti, e Can’t Feel My Face di The Weeknd (Laffranchi, Cds).
(a cura di Daria Egidi)