Il Messaggero, 17 dicembre 2015
Tags : Aeroporto di Fiumicino • Antonio Pappano
E Pappano a sorpresa suona in aeroporto a Fiumicino
«Scendere dall’aereo e mettersi a suonare è una bella sfida. Questa iniziativa è davvero geniale. Rara». Appena il suo volo da Londra è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, ieri, sir Antonio Pappano si è seduto a uno dei quattro pianoforti a coda messi a disposizione da Adr nel progetto Airport Pianos e ha sorpreso i viaggiatori in transito nel terminal 1 con una “prima” assoluta: un concerto di venti minuti, per cui ha lasciato i panni del direttore d’orchestra per quelli del pianista, dividendo la scena con Carlo Maria Parazzoli, primo violino dell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Nel programma musicale, l’energia della Sonata numero 2 per violino e pianoforte op. 100 di Johannes Brahms e le suggestioni, ora allegre ora velate di struggente malinconia, di “Csárdás” di Vittorio Monti. Grandi autori e grandi interpreti per dare il via al progetto “Santa Cecilia al Volo”, che offrirà ai giovani talenti l’inusitato “palco” dell’aeroporto di Fiumicino in un ciclo di venti appuntamenti che proseguirà fino a maggio 2016, promosso da Aeroporti di Roma in collaborazione con l’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Ogni giovedì, a partire da oggi, ad alternarsi al piano saranno giovani provenienti dai corsi di Alta Formazione dell’Accademia, allievi della JuniOrchestra, artisti del Coro e della Cantoria ceciliani. A tenere idealmente a battesimo piano, scena, e calendario, dunque, è stata l’"eccezione” del maestro Pappano, che ha così lanciato ufficialmente anche il nuovo servizio di Airport Pianos, che permetterà a chiunque, a prescindere dal curriculum, di sedersi al piano, farsi ascoltare, e perfino registrare la propria performance grazie a un totem con tablet e telecamera, con cui poi potrà autorizzare la condivisione dell’esibizione sulle pagine social di Adr.
LA PRIMA VOLTA
Una sorta di reality musicale dal vivo, che se per alcuni può essere un modo per ingannare l’attesa, per i più talentuosi potrebbe rappresentare un’opportunità per farsi conoscere. O quantomeno applaudire. «Non avevo mai suonato in un aeroporto – commenta Pappano, entusiasta – è stato bellissimo esibirsi tra la gente in movimento. Penso sia meraviglioso portare la musica in questo spazio, spero possa allietare i viaggiatori e allentare i loro stress». Una prima del servizio dunque e anche un’anteprima del concerto che vedrà il maestro in scena con Parazzoli e il violoncellista Gabriele Geminiani, questa sera all’Auditorium Parco della Musica. «Noi non ci arrendiamo – dice Vito Riggio, presidente Enac – questa iniziativa è pure una risposta al terrorismo, non permetteremo che cambi il nostro modo di vivere». Cambieranno, però, positivamente le abitudini, abbattendo lo stereotipo del “non-luogo” per fare dell’aeroporto uno spazio di condivisione. «I passeggeri sono al centro della nostra politica – dice Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato Aeroporti di Roma – L’Accademia di Santa Cecilia è un vanto dell’Italia nel mondo». Un benvenuto all’insegna della bellezza e della cultura, guardando al domani. «È in momenti come quello che stiamo vivendo – commenta Michele dall’Ongaro, presidente Accademia nazionale Santa Cecilia – che abbiamo bisogno di creare relazioni». «La musica unisce – ribadisce Pappano – Sempre».