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 2015  dicembre 16 Mercoledì calendario

Secondo Boeri per evitare le truffe agli anziani bisogna mantenere il tetto del contante

Per le pensioni dai mille euro in su, niente pagamenti in contanti, ma solo tramite bonifico bancario. Lo chiede Tito Boeri, presidente dell’Inps, convinto che l’innalzamento del tetto alla circolazione del liquido dai mille ai tremila euro (come la legge di stabilità prevede) possa creare problemi di sicurezza ai pensionati al momento del prelievo.
«C’è il rischio che i pensionati vengano truffati» ha detto Boeri volgendo, in audizione alla Camera, un vero e proprio appello al governo. Una richiesta rafforzata dal fatto che le operazioni via bonifico portano vantaggi anche al bilancio dell’istituto. Una parte del 20 per cento di risparmi realizzati sui costi operativi, specifica infatti l’Inps, è legata proprio alla possibilità di erogare le somme via banca.
Al centro dell’intervento di Boeri è rimasta quindi la necessità di portare trasparenza nei bilanci dell’Istituto. C’è un problema con i crediti contributivi – ovvero i contributi che devono essere ancora incassati – ha detto. La lunga crisi economica ha aggravato il fenomeno e a settembre il «buco» nei contributi ha toccato la quota dei 95 miliardi (erano 87 a fine 2014 e 50 miliardi di mancati versamenti sono stati accumulati proprio negli anni bui).
Parte di tale somma (28,3 miliardi secondo Equitalia) ha una bassissima probabilità di essere riscossa, quindi è necessario ripulire il bilancio. «Siamo pronti ad una operazione straordinaria di cancellazione e svalutazione delle partite inesigibili dello stato patrimoniale» ha detto Boeri, denunciando, fino ad oggi, «una gestione poco attenta ai crediti».
In particolare di questi 95 miliardi di crediti contributivi, 45 riguardano il lavoro dipendente. Il che significa che, nella maggioranza dei casi, la mancata riscossione non avrà effetti sulle prestazioni e dunque sul pagamento delle pensioni, che lo Stato, in questi casi, comunque garantisce.
L’Inps ritiene tuttavia che «sarebbe auspicabile rivedere le regole sulle transazioni contributive introducendo la possibilità di aderire ad un concordato previdenziale. Oggi le regole ci impongono di non transigere sui contributi con il risultato che, in assenza di concordato preventivo, l’azienda fallisce, l’istituto non raccoglie i contributi, si perdono posti di lavoro, vengono erogate subito prestazioni assistenziali e – successivamente prestazioni pensionistiche – come se il settore privato avesse regolarmente pagato i contributi».