la Repubblica, 16 dicembre 2015
Tags : Conflitto di interessi
Sul conflitto di interessi
È stato calcolato che la presenza di Berlusconi a Palazzo Chigi abbia fatto guadagnare a Mediaset un miliardo di euro, grazie agli spot di chi voleva ingraziarselo. Basterebbe questa cifra a spiegare a un ventenne di oggi, che nel 1994 non era ancora nato, cosa significhi conflitto d’interessi. Ma nessuna cifra e nessun ragionamento convincerà mai i trombettieri berlusconiani come Renato Brunetta ad ammetterlo, ed è più ridicolo che patetico lo sforzo del capogruppo forzista nel sostenere in tv che «chi ha i più grandi conflitti di interessi è Renzi». C’è un ricco campionario di accuse che lui può usare per incalzare – come è suo diritto costituzionale e dovere politico – il presidente del Consiglio. Ma, onestamente, sentire Brunetta che accusa qualcuno di conflitto d’interessi è come vedere Byron Moreno che grida «arbitro cornuto!».