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 2015  dicembre 15 Martedì calendario

I falsari delle pergamene papali

Un milione di prodotti contraffatti, tra cui 3.500 false benedizioni apostoliche personalizzate su pergamena pontificia, con tanto di emblemi della Santa Sede, fotografie e firma di Papa Francesco, immesse sul mercato e pronte per essere acquistate dai pellegrini. In una Roma meno affollata del previsto, il bilancio della prima settimana del piano straordinario anti frode “Jubilaeum”, coordinato dalla Guardia di Finanza, è impressionante. Un piano – ha sottolineato il ministro dell’Interno Angelino Alfano – nato per «assistere i pellegrini, elevare i livelli di sicurezza, e anche contrastare l’abusivismo». E dopo i santini e i rosari taroccati, tutti rigorosamente”made in China”, sequestrati il giorno dell’apertura del Giubileo, ieri è stata la volta delle false benedizioni.
LA TRUFFA
A due passi dalla Basilica di San Pietro i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinandosi con la Gendarmeria Vaticana, hanno scoperto che in un negozio era stata messa in piedi una stamperia abusiva che produceva benedizioni apostoliche false. L’imbroglio era ben orchestrato. Gli acquirenti, infatti, per ottenere la pergamena fasulla dovevano sottoscrivere un modulo di richiesta, come prevede la prassi ufficiale.
L’indirizzo apposto sulla domanda era corretto: i plichi sarebbero dovuti arrivare a «S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano», che è l’unica autorità a cui sia consentito emettere gli auspici papali. In realtà, le richieste in questione non sono mai state consegnate. E le benedizioni sono state falsificate. Gli agenti hanno sequestrato migliaia di pergamene “taroccate” che riportavano la dicitura «benedizione del pellegrino» in lingua italiana, spagnola, portoghese e inglese. Il titolare del negozio è stato denunciato per produzione e commercio di articoli contraffatti. Il valore della merce illegale supera i 70 mila euro.
LA SFIDA
«La sfida al mercato della contraffazione è una priorità, per fare sì che i commercianti onesti abbiano la meglio su chi vende prodotti senza la minima tutela per quanto riguarda la produzione e la salute», ha sottolineato Alfano che, assieme al comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, ha fatto il punto sul numero delle persone arrestate (154) e denunciate (8.934), da inizio anno, per contraffazione. Il Giubileo, ovviamente, è un’occasione d’oro per i professionisti del malaffare. «Sapevamo che questo grande evento sarebbe stato aggredito dai truffatori, e ci siamo attrezzati per il contrasto. Ogni giorno ci sono fino a 32 pattuglie al giorno della Guardia di Finanza a Roma per intensificare il controllo sul territorio. Le nostre forze dell’ordine – ha detto il responsabile del Viminale – stanno affrontando l’impegno con grande capacità strategica ed operativa».
Tra i prodotti sequestrati nell’ultimo anno ci sono anche farmaci contraffatti per curare il tumore al seno: «È una cosa che ci ripugna. Combattere questo malaffare è una priorità anche morale».
LE AFFLUENZE
In una Roma più blindata che mai, con un’allerta antiterrorismo sempre ai massimi livelli dopo gli attentati di Parigi, le affluenze sono sotto i livelli dello scorso anno: -5%, calcola Federalbelghi, fino a Natale. «Non mi sento di dire che i numeri dell’afflusso di pellegrini per il Giubileo, peraltro previsti, siano diretta dipendenza di un’ansia post Parigi», dice Alfano. D’altronde, «è una precisa strategia di papa Francesco far aprire la porta santa e valorizzare altri luoghi di culto sul territorio nazionale, come Loreto e S.Giovanni Rotondo. Pertanto non è necessario arrivare a Roma per partecipare alla cerimonia».