La Stampa, 15 dicembre 2015
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Storia di Pininfarina, re dei carrozzieri
Era così bella e innovativa che sedusse l’America. La Cisitalia 200, berlinetta a 2 posti in alluminio con un’aerodinamica rivoluzionaria, esordì al Salone di Parigi 1947 e il curatore del Moma di New York, Arthur Drexler, la definì «scultura in movimento». Così il primo gioiello di respiro internazionale della collezione Pininfarina fu anche la prima auto al mondo esposta in un museo d’arte moderna.
La culla dello stileLa Cisitalia segnò una svolta epocale nello stile, caratterizzando la Carrozzeria torinese che da quel momento ha dettato le tendenze, esplorando forme sempre nuove e realizzando oltre 500 vetture di serie e 85 avveniristiche concept car. All’inizio erano fuoriserie artigianali, progettate su meccaniche Alfa Romeo, Hispano-Suiza, Lancia e Fiat. Seguirono macchine da culto, disegnate o realizzate in serie con i marchi più prestigiosi. Alcune immortalate da celebri film come la Lancia Aurelia B24 (1954) di Vittorio Gassman nel «Sorpasso»; e la mitica Alfa spider Duetto «osso di seppia», prodotta dal 1966 al ‘93 e celebrata dal «Laureato» con Dustin Hoffman. La leggenda delle Pininfarina si è estesa fino al terzo millenio cavalcando due filoni paralleli: la ricerca del lusso all’insegna dell’innovazione e lo studio dell’aerodinamica. Al primo si ispirano pietre miliari del design, come la Lancia Florida II del 1957 o declinazioni di lusso sportivo tipo la Ferrari 250 GT del ‘59, la Dino 246 e le Fiat 124 Sport Spider e Dino Spider, fino alle bellissime Maserati Quattroporte, Granturismo e GranCabrio che hanno rilanciato il Tridente.La prima galleria del ventoDalla Galleria del Vento dello stabilimento inaugurato nel 1967 a Grugliasco (la prima in Italia, una delle prime al mondo), nascono i frutti della svolta impressa da Sergio Pininfarina: innovazione e ricerca tecnologica. Ecco la Ferrari Daytona, la 308 GTB, la 365 e la 400i, la Fiat 130 Coupé, la Lancia Beta Montecarlo e le Lancia Gamma Berlina e Coupé. A fine anni Ottanta si incrementa ulteriormente il rapporto con la Ferrari e arrivano le più belle Rosse della penultima e dell’ultima generazione: Testarossa, GTO, F40, poi 575M Maranello, Enzo, 599 GTB Fiorano, 612 Scaglietti, California, 458 Italia, FF, F12 berlinetta. Ferrari e Pininfarina, una felice simbiosi stilistica e industriale fra icone italiane. Dalle Rosse all’Alfa RomeoMa troviamo anche modelli di più larga diffusione come le Alfa Romeo Spider e 164, prima della Gtv e della Brera; e ancora la Lancia Thema, il Coupé Fiat, la Peugeot 205 Cabriolet. Pininfarina lavora inoltre per Cadillac, Bentley, Mitsubishi, Ford, Hyundai e lancia in joint-venture con Volvo la cabrio C70 prodotta a Uddevalla (Svezia), mentre sviluppa con Vincent Bolloré l’elettrica Bluecar. Sul fronte dell’aerodinamica, molte concept car hanno interpretato la ricerca. Dalla Fiat-Abarth Monoposto del 1960 (record mondiale di velocità sulle 2000 miglia) alla curiosa X con pinna posteriore, dalla Ferrari P6 del ‘68 alla Sigma Gran Prix che l’anno dopo anticipava le moderne F1, fino all’avveniristica Modulo del 1970 che vinse 22 premi internazionali di design per la geometricità dei volumi.L’omaggio al maestroLa Ecos (1978) precorreva i tempi prefigurando una citycar elettrica, tema ripreso dalla Etabeta (‘96) e soprattutto dalla Metrocubo del ‘99, straordinario esempio di modularità. Gli ultimi grandi saggi creativi sono la Maserati Birdcase75th del 2005, la Sintesi (una proiezione nel futuro voluta nel 2008 da Andrea Pininfarina) e la 2uettottanta, splendida riedizione del Duetto che celebrò nel 2010 gli 80 anni dell’azienda. Con la Ferrari, è stata realizzata quest’anno la supercar Sergio in edizione limitata (6 esemplari da 2,4 milioni), una roadster per i 60 anni di collaborazione con Maranello e gli 85 anni della griffe di Cambiano.