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 2015  dicembre 10 Giovedì calendario

Troppi grattacieli a Central Park

Una gigantesca ombra si allunga su Central park, e non è un modo di dire. Una nuova generazione di grattacieli sta crescendo a Manhattan, nell’area in cui midtwon incontra la parte alta della città, proprio a ridosso del parco. Si tratta di una decina di palazzi residenziali che fanno gola a miliardari arabi, russi e cinesi e che rivaleggiano in altezza con i palazzi di Wall Street.
Il problema è che l’altezza sta erodendo uno dei beni fondamentale per Central park: la luce del sole. Una simulazione fatta dalla Municipal art society mostra l’estensione dell’ombra alle 4 del pomeriggio una volta che i progetti in corso saranno ultimati: il lato sud è in ombra per vari isolati, ma il cono d’ombra dei nuovi palazzi è talmente ampio da raggiungere il lato est, dove ci sono vari parchi giochi per bambini. Gli abitanti del community board numero 5, la zona interessata, non hanno preso bene la nouvelle vague architettonica che sta mutando lo skyline newyorchese. Il grattacielo al 432 di Park avenue è il palazzo residenziale più alto d’Occidente, perfino più alto della Freedom tower (la più alta delle nuove torri a Ground zero), se non si calcola l’antenna del World trade center. Più in basso c’è il One57, colosso da 75 piani disegnato da Christian de Portzamparc.
Nel 1987 Jacqueline Kennedy aveva guidato una protesta contro la costruzione di una torre a Columbus circle soprannominata «progetto ombrello»: i manifestanti avevano aperto migliaia di ombrelli, per mostrare fin dove la costruzione avrebbe fatto ombra. Allora gli sviluppatori del progetto desistettero. Stavolta non andrà così.