Il Messaggero, 14 dicembre 2015
Amazon Underground, un migliaio di app in una sola
L o spot di uno dei primi iPhone affermava che “per qualsiasi cosa, c’è un’app”. Pochi anni dopo, le applicazioni per dispositivi mobili sono talmente entrate a far parte della nostra quotidianità da sembrare quasi superate. Tanto che da oggi anche dover pagare per utilizzarle potrebbe essere un concetto sorpassato. Le grandi aziende hi-tech già da tempo lavorano per estendere il concetto di app e rendere quei programmi, così funzionali e semplici da usare e installare ancora più alla portata di tutti. Con l’avvento dei dispositivi ibridi (e ancora prima), le app, nate sul cellulare, sono arrivate sui tablet e poi anche sul pc e sulla tv, generando una vera “invasione” di icone colorate su ogni schermo che consultiamo. Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, gli italiani utilizzano le app soprattutto per i social network ma anche per consultare le previsioni meteo, per guardare video su YouTube, per chattare, per informarsi e per giocare. Il mercato delle applicazioni ha un valore che si aggira intorno al miliardo di euro, ed è diventato una formidabile fonte di business.
IL SERVIZIO In occasione del Natale, Amazon ha lanciato un servizio che potrebbe rivoluzionare il mondo delle app. Si chiama Amazon Underground, ed è anch’essa un’applicazione. Scaricandola da un dispositivo Android si potrà accedere in maniera completamente gratuita a un’intera libreria di oltre un migliaio di app (il numero, fanno sapere da Amazon, è destinato ad aumentare nel tempo) che sul Google Play Store o sull’ Apple App Store sono invece a pagamento. L’utente non dovrà pagare né il prezzo del download, né eventuali contenuti aggiuntivi. Non solo, perché non ci sarà nemmeno la pubblicità. Ma come può essere possibile? La vera innovazione del servizio dell’azienda di Jeff Bezos è proprio nel riuscire a rendere le app profittevoli per gli sviluppatori senza far sborsare un centesimo al cliente. Il sistema funziona più o meno con lo stesso principio di Spotify o di Kindle Unlimited: gli sviluppatori vengono pagati in base al tempo di effettivo utilizzo dell’applicazione da parte dell’utente. Rispetto ai vari milioni di app attualmente presenti sugli store Apple e Android, il numero delle applicazioni scaricabili su Amazon Underground è ancora limitato, ma considerando che il 71 per cento degli italiani scaricano solo programmi gratuiti, si tratta di un passo importante. Un passo che l’azienda di e-commerce ha compiuto proprio in prossimità del Natale, e che rende i suoi dispositivi particolarmente appetibili per finire sotto l’albero: il nuovo tablet Fire, da 7 pollici, costa 60 euro e ha già la libreria di app gratuite a disposizione. A.A