Il Messaggero, 12 dicembre 2015
Roma ha stanziato otto milioni per coprire le buche. Intervista a Francesco Paolo Tronca
Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario del Campidoglio. Arriva a Roma in un momento delicato, tra Mafia Capitale e il Giubileo. Come è stato il suo impatto?
«La città l’ho trovata bella come sempre e merita tutta l’attenzione delle istituzioni. Stiamo lavorando con grande impegno, con tutto il mio staff, per cercare di valorizzare al massimo le grandi risorse che offre quest’amministrazione, cercando di supportare quegli ambiti che necessitano di un consiglio o di una messa a punto».
La Capitale è in grado di affrontare l’Anno Santo?
«Il Giubileo è una grande sfida, che durerà un anno e andrà vinta. Ma la vera sfida è quella di continuare ad accelerare questa spinta a migliorare la città anche dopo la fine dell’Anno Santo. Il Giubileo deve essere l’occasione del rilancio di Roma sotto tutti i punti di vista: dall’urbanistica al traffico, dal decoro agli altri servizi».
Partiamo dal vero tallone d’Achille: il trasporto pubblico.
«C’è un primo problema importante che è la ricostruzione dell’asset aziendale. Dopodiché deve partire un’accelerazione molto forte nel miglioramento del servizio pubblico in tutti i suoi settori, nella consapevolezza che servono opere non solo di manutenzione ma anche di rinnovamento deciso di materiali e strutture».
Sostituirà il management dell’Atac?
«I consiglieri si sono dimessi e quindi c’è tutto l’asset di vertice che va rinnovato, in modo naturale, quanto prima».
Farà lo stesso anche con l’Ama?
«La situazione qui è diversa: l’Ama ha i suoi vertici e sta lavorando a testa bassa».
I romani, stufi della politica, si attendono molto da lei.
«Un’amministrazione straordinaria deve avere sempre presente che ha un mandato di durata limitata nel tempo, ma anche che può esercitare solo poteri di ordinaria amministrazione. Non possiamo fare scelte che coinvolgano la città in modo duraturo oltre il mandato, ma dobbiamo consegnarla nelle migliori condizioni possibili alla prossima amministrazione democraticamente eletta».
Potrebbe iniziare dalle buche.
«Il dipartimento dei lavori pubblici ha avviato, con le risorse disponibili, nuovi appalti per la manutenzione stradale. Resta il fatto che Roma è una città molto grande e servirebbero risorse straordinarie. Adesso abbiamo chiuso un appalto di durata semestrale, composto da otto lotti del valore di un milione di euro ciascuno, dei quali è stato consegnati il primo relativo al I e II Municipio. Poi si procederà ad una specifica gara su base triennale».
I cantieri del Giubileo, intanto, viaggiano con forte ritardo.
«Al 1° novembre, quando io ho preso servizio, non era stato avviato alcuno dei 31 cantieri approvati nel piano per il Giubileo, quindi la preoccupazione è stata quella di farli partire».
E ora?
«A oggi siamo a 19 cantieri aperti su 31, e lunedì apre un altro lotto del lungotevere sulla riva destra, dopo i quattro già avviati questa settimana. Confidiamo di aprirli tutti entro la fine del mese: restano di aprire quelli della riva sinistra del lungotevere, di via IV Novembre, dei ponti. Sono state aggiudicate le gare relative all’intervento di largo dei Martiri delle Forze Ardeatine ed a quello di viale America i cui cantieri si stima di aprire entro una settimana. Il ritmo che stiamo tenendo è quello di un cantiere aperto ogni giorno e mezzo».
E quando si chiuderanno? Ci dia una data certa.
«Ho sempre detto che entro il 31 gennaio voglio che tutti i cantieri siano terminati».
La Capitale rischia l’emergenza rifiuti in pieno Giubileo?
«La situazione sta migliorando. Nella raccolta differenziata siamo arrivati al 43 per cento, meglio di molte altre città italiane. Ora sarà avviata la raccolta differenziata nel quartiere Borgo, raggiungendo altri centomila romani. Il nostro obiettivo è di arrivare alla pulizia generale fin nelle stradine, in centro ma soprattutto in periferia. Siamo al lavoro anche sul fenomeno del guano. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge,ndr) installeremo dei dissuasori per gli storni. E lanceremo un piano di derattizzazione».
I romani chiedono decoro e sicurezza. Cosa intende fare?
«Con i fondi del Giubileo stiamo lanciando un programma di sostituzione dei 200 mila punti luce cittadini, che saranno riconvertiti a Led. Con risorse dell’amministrazione abbiamo però anticipato un intervento in questo mese, con cinquemila punti luce in corso di sostituzione a Tor Bella Monaca e alla Borghesiana. Partiamo quindi dalle periferie, andando poi verso il centro, perché l’illuminazione è fondamentale per decoro, vivibilità e sicurezza della città. E l’uso dei Led porterà anche un notevole risparmio economico».
Tra i suoi compiti ci sarà il bilancio 2016. Sarà un’altra manovra di lacrime e sangue?
«Il Campidoglio è impegnato in un ambizioso piano di riequilibrio che prevede una riduzione triennale della spesa corrente di 440 milioni. Nel 2016 dobbiamo completarlo, comprimendo la spesa di 180 milioni».
Come farà?
«Dal 2016 i trasferimenti ai Dipartimenti e ai Municipi non saranno più tarati sulla spesa storica ma su indicatori di fabbisogno finanziario oggettivi. Contiamo di creare un fondo di perequazione per gestire l’erogazione delle risorse a fronte di esigenze di spesa inderogabili. Abbiamo già incontrato i presidenti dei 15 Municipi con cui abbiamo condiviso il nuovo approccio».
I tagli toccheranno anche le aziende partecipate?
«Il piano già approvato dall’amministrazione prevede un taglio del 20 per cento ai contratti di servizio. Riteniamo opportuno, a parità di contenimento di spesa, modulare il taglio in funzione delle reali esigenze: più del 20 per cento dove è possibile, meno per le aziende che hanno più bisogno di risorse».
A Roma c’è anche l’emergenza mafia, con il Municipio X sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata.
«Su Ostia c’è un lavoro comune e in sintonia tra me e il commissario Vulpiani. Mi sembra che i primi risultati si vedano, grazie anche alle operazioni fatte dalla polizia locale. Sta a noi supportare il più possibile l’amministrazione straordinaria del Municipio, soprattutto dal punto di vista degli strumenti a disposizione, per risolvere problemi e dare segnali, che vanno dalla lotta all’abusivismo di tutti i tipi, dall’edilizio al commerciale, al contrasto dell’illegalità urbana, cose che stiamo facendo anche nella Capitale».