12 dicembre 2015
Il piano del governo per i possessori di obbligazioni delle banche regionali salvate • L’imprenditore cinese sparito da giovedì • Parla Manuel Valls: «Se vince l’estrema destra si rischia la guerra civile» • L’Isis è arrivato a Sabrata? • Il procuratore chiede di annullare la condanna di Alberto Stasi • In Europa una casa su sei è disabitata • Il computer che impara a scrivere
Banche Si delinea il piano di rimborsi ai possessori di obbligazioni delle quattro banche regionali salvate. L’emendamento al disegno di legge di Stabilità, che sarà depositato nelle prossime ore, prevederà la creazione di un «fondo con il contributo delle banche». La somma dovrebbe essere 100 milioni di euro. La decisione su chi rimborsare potrebbe essere presa in base all’Isee, dando la precedenza alle obbligazioni più vecchie e meno rischiose, e sarà affidata a un arbitrato. La commissione europea fa sapere che l’arbitrato è «un’ottima idea», ma anche che non è possibile che lo Stato rimborsi direttamente chi ha subito le perdite. Invece nel governo c’è la tentazione di aggiungere anche un intervento pubblico, che porterebbe a un nuovo scontro con Bruxelles (Salvia, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Cina Guo Guangchang, 48 anni, laureato in filosofia, miliardario presidente di Fosun International, è scomparso da giovedì a mezzogiorno. L’ultima volta che l’hanno visto era all’aeroporto di Shangai, circondato dagli agenti. La rivista economica Caixin ha scritto che l’imprenditore è «shilian», si sono persi i contatti, termine usato anche per indicare i funzionari governativi e i dirigenti finiti nelle mani della polizia nelle decine di migliaia di inchieste per corruzione lanciate a partire dal 2013 dal Partito comunista. Ieri notte, dopo molte ore di silenzio, il Gruppo Fosun ha comunicato che «il signor Guo sta assistendo gli organi giudiziari in indagini e potrebbe partecipare in modo adeguato alle decisioni del Gruppo». Intanto i titoli delle aziende della società sono caduti in Borsa, a Hong Kong e Shanghai, e sono stati sospesi. Fosun quest’anno ha conquistato il Club Méditerranée, partecipato all’acquisizione della canadese Cirque du Soleil e rilevato una quota del tour operator britannico Thomas Cook. In un altro colpo Guo Guangchang, definito il Warren Buffett cinese, ha comprato a Milano per 345 milioni di euro Palazzo Broggi a Piazza Cordusio, ex quartier generale di UniCredit. L’imprenditore, con una fortuna personale valutata tra i 4,5 e i 5,6 miliardi di dollari, è il 17esimo più ricco della Cina e il suo gruppo ha in portafoglio asset per 55 miliardi di dollari. La scomparsa fa pensare a un arresto o un fermo: si dice che il presidente di Fosun sia in qualche modo coinvolto nell’inchiesta a carico del vicesindaco di Shanghai Ai Baojun, messo sotto inquisizione il 10 novembre dalla Commissione centrale di disciplina comunista e da allora è definito ex membro del Comitato del partito ed ex vicesindaco (Santevecchi, Cds).
Valls Il primo ministro francese Manuel Valls in un’intervista radiofonica ha detto che «l’estrema destra è una truffa, il suo progetto inganna i cittadini. Rispetto il voto di collera dei francesi, ma votano per un partito antisemita, razzista, che non ama la Repubblica né la Storia migliore del nostro Paese. Ci sono due opzioni per la Francia: quella dell’estrema destra che propone la divisione - e questa divisione può portare alla guerra civile - e c’è un’altra visione, che è quella della Repubblica e dei valori». Domani si vota per il secondo turno delle elezioni regionali. Il primo turno di domenica scorsa ha visto il Front National arrivare in testa con il 27,5% dei voti su scala nazionale, superando il 40% nelle regioni del Nord e del Sud, e conquistando la prima posizione in sei regioni su 13 (Montefiori, Cds).
Sabrata Da notizie confuse che arrivano dalla Libia, sembra che l’Isis abbia fatto irruzione a Sabrata, ricca di resti archeologici sulla costa, a una settantina di chilometri a ovest di Tripoli e a circa sessanta dal confine con la Tunisia. Le agenzie internazionali segnalano che circa trenta pick-up con la bandiera nera del Califfato sono arrivati al cuore della città costiera piazzando posti di blocco volanti. Fonti locali segnalavano che si sarebbe trattato di un’azione più che altro dimostrativa, tanto che, dopo aver liberato i loro militanti e consumato alcune brevi rappresaglie contro le milizie rivali, gli uomini di Isis se ne sarebbero andati (Cremonesi, Cds).
Stasi In Cassazione ieri si discuteva del delitto di Garlasco. I giudici della Corte Suprema dovevano stabilire se accogliere il ricorso di Alberto Stasi che si dice innocente e che vorrebbe vedere annullata la sentenza di condanna di un anno fa (16 anni per aver ucciso Chiara, all’epoca sua fidanzata). Dopo le assoluzioni in primo e in secondo grado la Cassazione ha deciso ad aprile di due anni fa di rimandare indietro il processo in Corte d’appello, a Milano. E alla fine di quel processo il procuratore milanese Laura Barbaini ha ottenuto la condanna. Troppo pochi, secondo lei che ne aveva chiesti 30 e che ha fatto ricorso in Cassazione proprio per modificare la cifra da 16 a 30. Quindi ieri era il giorno per decidere anche questo. Invece il procuratore generale Oscar Cedrangolo ha smontato la sentenza di condanna del processo d’appello bis contro Alberto Stasi e ha chiesto che venga annullata, rimandando tutto di nuovo indietro per un terzo processo in Corte d’appello. Secondo il procuratore, «l’impianto probatorio è debole», e la Corte d’appello ha condannato Stasi credendo che il suo compito fosse «cercare gli indizi a carico» e passando così «da un accertato innocente a un presunto colpevole» (Fasano, Cds).
Case Eurostat, analizzando dati del 2011, rivela che in Europa una casa su sei è disabitata. In Italia le case vuote sono oltre 7 milioni, il 22,7%, con picchi del 40% in Calabria e del 50 in Val d’Aosta. Di queste, più di metà sono case vacanza; le altre (2,7 milioni, stima l’Istituto di statistica) sono semplicemente disabitate. Complessivamente, la popolazione italiana è divisa a metà tra chi abita in appartamento (il 50%, contro una media europea del 41,1%) e chi ha scelto una soluzione indipendente o semi-indipendente. Ma il 27,3% vive in alloggi sovraffollati, e quasi una persona su 10 sperimenta il disagio abitativo. Guardando ai 28 Paesi dell’Unione, il 70% dei cittadini è proprietario della casa in cui vive, percentuale che sale al 90% o quasi in Romania, Ungheria, Lituania e Slovacchia. L’Italia si colloca poco sopra la media, al 73%. La nazione con più case in affitto è invece la Germania, motore economico della Ue, con il 47 %, seguita dall’Austria (43%). Altro dato illuminante: più di 4 europei su dieci vivono in una casa di proprietà senza mutuo da pagare, cioè l’hanno comprata già tutta (o l’hanno ereditata). Quasi un terzo delle case dell’Unione ha un solo inquilino. La capitale della Norvegia, Oslo, è anche la capitale europea di chi vive solo: il 53% degli abitanti. In Danimarca la percentuale è del 47%. La maggioranza di questi europei che abitano in solitudine sono donne. Il primato delle case più vecchie spetta a Copenhagen: il 68% è stato costruito prima del 1946. Risale a prima della guerra anche un terzo delle abitazioni in Danimarca, Belgio e Regno Unito, mentre in Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Cipro il 43% è stato eretto dopo il 1980. I più nuovi in assoluto sono i sobborghi di Bucarest, dove il 37% degli alloggi è venuto su dopo il 2000 (Franceschini, Rep).
Scrittura Alla New York University hanno caricato un algoritmo su un computer che è diventato capace di riconoscere e riprodurre una serie di caratteri scritti da una persona e di riprodurli. Al computer, battezzato Bayesian Program Learning, sono stati mostrati 1.600 tipi di caratteri scritti a mano in 50 sistemi di scrittura diversi, compreso il sanscrito e il tibetano. Il computer ha imparato a riprodurli. Mostrati a una commissione di esperti, non hanno saputo dire se fossero stati tracciati da mano umana oppure no (Caprara, Cds).
(a cura di Daria Egidi)