Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  dicembre 11 Venerdì calendario

Itinerario fra le tombe dei poeti

Nel corso degli anni Cees Nooteboom, celebre scrittore olandese, si è recato a visitare le tombe di poeti, scrittori e pensatori. L’ha fatto durante i suoi viaggi, dalla Svizzera a Roma, dal Bronx a Parigi, e ancora a Berlino, Buenos Aires e molte altre piccole località sparse ovunque. Ne è scaturito un libro molto bello, Tumbas (traduzione di Fulvio Ferrari, Iperborea, pp. 375, € 20), che è insieme una riflessione sull’opera degli autori visitati, sui luoghi, sulla morte, sulla memoria, sull’immortalità assicurata dalle opere stesse. A rendere prezioso il libro, sin dalla copertina, sono le fotografie di Simone Sassen, che accompagna da anni Nooteboom. Le tombe, scrive nella prefazione l’autore, sono ambigue, «custodiscono qualcosa e non custodiscono niente». Perché visitarle?
Davanti alla sepoltura di Auden Nooteboom riflette sulla vita del poeta, ne trascrive i versi; di fronte al busto di Balzac cita un suo passo; in presenza del monumento funebre di Leopardi ricorda il periodo trascorso a Napoli dal poeta. Ogni testo dedicato alle tombe dei grandi è diverso dall’altro, originale. Nooteboom è condotto dal suo estro, dall’occasione, dal caso. Ne risulta un libro curioso, strano, molto personale, una storia della letteratura mondiale attraverso brevi brani e ritratti, ma anche una riflessione sullo scrivere e sul destino dell’opera. E sul tempo che fugge.
La convinzione dello scrittore olandese è che i morti tacciano, mentre parlano i poeti. Basta saperli ascoltare, di tumulo in tumulo. Un libro da leggere con attenzione, cura, un poco alla volta, una visita al giorno. Per meditare, riflettere, ma anche vedere.