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 2015  dicembre 11 Venerdì calendario

Più le nozze sono intime più aumentano le probabilità di divorzio

Difficile dire se un matrimonio appena celebrato durerà nel tempo. Eppure, sostiene una ricerca condotta dall’Università della Virginia, basta guardare... il numero degli invitati. Più sono, maggiori saranno le probabilità di tenuta della nuova coppia. Oppure si possono contare, in alternativa, le precedenti esperienze sentimentali dei partner: meno sono e più il matrimonio durerà. Lo dicono i numeri. Nel secondo caso viene soprattutto smentita una credenza diffusa, e cioè che, come dicono gli americani, «what happens in Vegas stays in Vegas». Non è vero che quanto accaduto in giovane età (nel caso specifico molte relazioni sentimentali) resta confinato in quel periodo o addirittura è un’utile esperienza che aiuta a non commettere altri errori. Dati alla mano, è dimostrato che chi ha avuto tante relazioni è più portato a considerare anche il suo matrimonio qualcosa che è destinato, prima o poi, a finire. Quanto agli invitati alle nozze, le cifre sono chiare. Meno di 50? Le probabilità di riuscita del matrimonio sono il 31%. Più di 150? Le probabilità di tenuta salgono al 47%. Secondo gli autori della ricerca una buona rete di relazioni sociali è indicatore di personalità solide e dunque capaci di gestire una buona vita matrimoniale.
 
L’approccio sfuggente
Dal 40% al 76%. È questo, secondo una ricerca canadese, il range entro il quale si trova la probabilità che, all’interno di una relazione di coppia, uno dei due tradisca. È una percentuale molto alta se si tiene conto che il tradimento è qualcosa che mette in serio pericolo una relazione sulla quale spesso sono state investite molte energie. Perché dunque tutto questo? Dipenderebbe dal cosiddetto “approccio sfuggente”, ovvero dall’atteggiamento di chi non vuole o teme legami stretti. L’infedeltà, sostengono gli scienziati del Dipartimento di psicologia dell’Università di Montreal «è un sistema di regolazione emozionale per coloro che temono i legami troppo stretti» e quindi cercano una via di fuga. L’atto di tradire, in altre parole, permette di vincere una vera e propria fobia da impegno, mette una distanza fra sé e il partner aiutando l’individuo a mantenere il proprio spazio di libertà. Se volete proprio buttarla sullo scientifico, il termine esatto della vostra (presunta) sindrome che porta al tradimento è “Commitment Phobia”.