Il Sole 24 Ore, 11 dicembre 2015
A Wall Street le armi vanno alla grande
Il presidente Barack Obama tenta di fermare la proliferazione di armi e, nel suo discorso di domenica alla nazione, ha chiesto al Congresso di votare una legge federale per vietare la vendita di armi alle persone inserite nella «no fly list». Qualche governatore ha già annunciato provvedimenti: quello del Connecticut, Dannel P. Malloy, ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo che vieterà la vendita di armi alle persone che si trovano sulla lista di sospetti terroristi compilata dagli Stati Uniti. Iniziative nate sulla spinta degli attentati di San Bernardino che, tuttavia, non sembrano impensierire il settore dei produttori di armi: le pistole Smith & Wesson, ieri in rialzo di un altro 5% in Borsa, sono balzate ai massimi storici a Wall Street con un guadagno del 24% dal giorno dell’attentato in California. I revolver Sturm Ruger, ieri in rialzo del 2,3%, guadagnano il 66% da inizio anno e hanno accelerato la corsa dal giorno degli attentati. L’unico produttore di armi in calo a Wall Street è Taser. L’unico che non fa armi da fuoco ma pistole elettriche solo per la difesa.