Il Messaggero, 11 dicembre 2015
Riapre il Luneur, lo storico lunapark di Roma
I restauratori accarezzano i cavalli di legno stuccato e smaltato della giostra di Re Artù come fossero autentici puledri. Il restyling degli esemplari è quasi ultimato. A breve saranno montati sulla macchina del carosello. L’effetto vintage è intatto. La ruota panoramica (24 metri d’altezza) è al suo posto, icona retrò di un divertimento nostalgico. I pilastri sono diventati viola. E l’effetto technicolor sarà presto la sua cifra stilistica: «Ciascuna delle gondole avrà un colore diverso ispirato all’arcobaleno», racconta Gianluca Falletta creative director di Luneur Park spa, durante il sopralluogo in anteprima al nuovo lunapark dell’Eur, dove ferve l’imponente cantiere, rush finale per l’inaugurazione programmata per la fine della primavera 2016. «Prima che chiudano le scuole», avvisa Filippo Chiusano ad di Luneur Park spa (partecipata da Cinecittà Entertainment Group). Siamo di fronte ad un cantiere monumentale per Roma, con un’estensione di oltre sette ettari di terreno, dove il verde appare il leitmotiv. Qui è una scoperta continua. In ballo non c’è una mera ristrutturazione, ma un progetto innovativo al passo con l’intrattenimento da terzo millennio. Una “rivoluzione 2.0” dopo la drastica chiusura nel 2007. Alcune giostre “storiche” ci sono (cinque in tutto, col brucomela e gli elefantini Dumbo), comprese le quinte scenografiche d’epoca (la grande civetta, la casa degli orrori, le rocce delle miniere). Ma la “filosofia” cambia. Con dodici attrazioni inedite, cui si aggiungono tre aree speciali con l’ottovolante di ultima generazione, il percorso avventura all’insegna del fantasy e un mega nerf playground.
LA GRANDE PIAZZALa grande piazza del Luneur Park è destinata a calamitare tutti gli occhi. Qui gli operai sono al lavoro. La fattoria di Dorothy è già pronta per “volare” nel labirinto di Oz. La gigantesca altalena a dodici posti spicca di mille colori. La nave del pirata è un picco di suggestione: «Dondolerà, mentre gira su se stessa», anticipa Falletta. La mini torre a salita e discesa rapida già svetta. La giostra con i seggiolini ha le fattezze di un albero da fantasilandia. Il Samba Balloon cattura con le sue forme divertenti. «La difficoltà di questo progetto è di rimanere ancorati ad una storia gloriosa, ma ormai conclusa, e ripartire con un luogo nuovo, evoluto, al passo coi tempi», dice Chiusano. La sfida è «fare un parco per tutti, dove vivere il tempo trascorso in modo appagante», avverte Chiusano. Tradotto: giochi per i piccoli, ma tante e variegate attività per i grandi (le attrazioni sono curate da Cinecittà Studios, e l’intrattenimento da Filmmaster Events). Il palinsesto è ricco e dinamico. «Il 50 % dell’esperienza del visitatore sarà legato all’animazione, con artisti di strada, giocolieri, acrobati, e soprattutto percorsi interattivi guidati», racconta Chiusano. Star dello show live è il percorso degli Elfi, una sorta di gioco di ruolo. Strategico sarà il settore didattico dedicato al tema del verde (un labirinto sensoriale con orto-sfera di tre metri di diametro). Tutto sarà curato nel design. Il portone d’ingresso (su via delle Tre Fontane) rimanda al “giardino delle meraviglie”. L’Emporio della Luna (un temporary store di brand per l’infanzia), la Civetteria offre dolci d’autore, il candy shop per i golosi, il bistrot. E il biglietto sarà “su misura”. Per i bimbi, braccialetti geolocalizzati all’insegna della sicurezza. A primavera il primo debutto. Ma a fine 2017 si aggiungerà una nuova area per adolescenti con giochi più “estremi”. E una ruota di 50 metri.