Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  dicembre 11 Venerdì calendario

Sulla difesa dei soldi degli altri. La differenza tra una banca e una banda

Di fronte ai miasmi della finanza tossica che spingono i risparmiatori più fragili al suicidio, il presidente dell’Abi non può continuare a dire: chi si sente danneggiato vada dai carabinieri. Uno va dai carabinieri per difendersi dai ciarlatani, non dai banchieri, e si spera che le due categorie non siano sinonimi, almeno per il presidente dell’Abi. Nell’immaginario collettivo le banche conservano una dimensione umana che sfugge ai ragionamenti algidi di una classe dirigente sganciata dal mondo reale. Il mondo reale è composto da persone semplici che assomigliano al signor Luigino. Persone che entrano in banca come in ospedale: con la speranza e la necessità di fidarsi. I soldi e la salute sono i loro pensieri fissi e li consegnano a professionisti che ritengono in grado di prendersene cura. 
In un rapporto così sbilanciato il medico dei soldi ha il dovere di mettersi nei panni del paziente e consigliargli una terapia adeguata. Non basta trincerarsi dietro le formulette burocratiche e i contratti scritti in lillipuziano per lavarsene le mani, dal momento che «il cliente sapeva». Certo che il cliente Luigino sapeva di correre dei rischi. Ma poiché non aveva gli strumenti per valutarli e forse neanche per rendersene conto, andava indirizzato diversamente. Invece gli hanno fatto firmare delle carte in cui sgravava la banca da ogni responsabilità. E lui le ha firmate, perché a un certo punto sprofondi dentro un meccanismo infernale da cui non sai come uscire se non immergendoti sempre di più. Eppure il compito di una banca resta difendere i soldi degli altri. Altrimenti non è più una banca, ma una banda.