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 2015  dicembre 11 Venerdì calendario

Parlare di Isis a scuola. Commenti

Abbiamo raccontato sul Corriere della Sera di sabato 5 dicembre l’esperienza di una lezione tenuta da due giornalisti di questo giornale nell’Istituto tecnico commerciale Schiapparelli di Milano sulla nascita dell’Isis e i risvolti attuali. Da allora le reazioni dei nostri lettori sono state numerose: alcune profonde e ponderate, altre polemiche e aggressive. L’intervento particolarmente assertivo durante la lezione di una studentessa musulmana sull’infallibilità del Corano per spiegare tematiche e vicende relative al mondo islamico ha provocato non poche perplessità in sala e poi tra i lettori.

Le difficoltà della scuola  
La Sciura Tecla: «Qui manca la cultura del dibattito civile: il rispetto delle idee altrui e il sapersi esprimere civilmente, aprendo la mente anche ad altro». 

Magonew: «Le interpretazioni del Corano e della Bibbia sappiamo benissimo che possono essere estremamente varie, di una cosa tuttavia siamo certi: Gesù Cristo predicava l’amore per il prossimo anche nei confronti dei nemici…. Maometto al contrario combatteva con le armi i nemici del suo popolo».

ArnoldBS : «Siamo di fronte al fallimento della formazione scolastica. Una scuola che non riesce a “formare” al pensiero indipendente è consona alla politica che non vuole valutazione e critica, per imporre meglio fini insostenibili mascherati da democrazia… Col “buonismo” e la stupidità non si formano cittadini europei, ma si ricade nel Medioevo e nelle superstizioni pre-illuministiche». 

Flying Spaghetti Monster : «Non è accettabile che nel 2015 studenti della scuola pubblica in Italia sostengano che serve un solo libro, superiore a tutti gli altri, che contiene tutta la verità su tutto. Se questo discorso venisse fatto sulla Bibbia si penserebbe a ragione a un serio fallimento pedagogico. Questo tema va preso di petto, senza timidezza o titubanza».  

Cristianesimo e Islam
Lettore Bo: «Gesù non ha mai parlato di come vestirsi, lavarsi, cosa mangiare o non mangiare etc… Ha semplicemente detto che non sono le cose esteriori a “contaminare” l’uomo ma quello che viene dal suo cuore. Ed ha predicato l’amore per tutti, compresi i propri nemici». 

Vagalex: «Molta gente si stupisce per il comportamento della ragazzetta, come fanno i bambini, non fa altro che esprimere senza freni inibitori (cioè senza furberie e ipocrisie dialettiche) quello che è il pensiero di fondo di chiunque segua un testo cosiddetto sacro. Solo che noi non crediamo più alla sacralità dei nostri testi religiosi e gli islamici sì. Il Corano o il Vangelo non sono testi modificabili, non sono testi qualsiasi, ma la verità. La differenza, oggi, è nella fede di massa».  

Dinobvdn: «Una parte del problema sta nel fatto che la nostra cultura (figlia della filosofia greca come della religione giudaico-cristiana, come dell’Illuminismo) è basata sul dubbio, anche quando si sia religiosi. Mentre quella che ci troviamo di fronte è basata su certezze dogmatiche. Recentemente Enzo Bianchi diceva che tentare di esportare le nostre ideologie nei Paesi di fede islamica è paragonabile ad aver tentato di far accettare l’Illuminismo alla società europea del tredicesimo secolo».  

Punto di vista islamico 
Sicula: «Dovreste vergognarvi. Strumentalizzare le parole di una ragazzina per rafforzare l’immagine del nemico musulmano, e “importato dall’estero” come dite voi. Al quale contrapponete Voltaire e Rousseau, che però citate solo voi… E ha ragione Amina quando dice che per conoscere la fede cristiana si dovrebbe chiedere a un teologo cristiano, idem per le altre!». 

Lettore 12061676: «Ed allora perché siete diventati una società atea? Attenetevi ai Vangeli e vi salverete. Questa è la sostanziale differenza tra noi musulmani e voi (atei? laici?). Noi crediamo a ciò che è sceso su di noi e a ciò che è sceso prima di noi, Vangelo, Torah. Voi non credete in nulla ma per orgoglio state portando avanti una guerra di “civiltà” senza conoscere realmente nemmeno le basi della vostra identità. Saluti da un Musulmano che ha letto tanti libri oltre a quelli provenienti dal Signore».  

Overdrive: «L’ultima “strega” fu messa al rogo nel 1700… Il cristianesimo ha fatto parecchie guerre di religione ma si è evoluto. Nell’islam non è avvenuto… il 98% delle guerre mondiali riguarda zone o stati islamici o tribali islamiche. Per non parlare degli attentati, bombe… cercare di giustificare il presente paragonandolo al passato cristiano è come arrampicarsi sugli specchi». 

L’Altro 
Spartac: «Ma perché devi dire a qualcun altro che si deve modernizzare? Credi forse di essere migliore? Una volta ho portato a cena per lavoro due ingegneri indiani induisti. Uno non voleva mangiare animali perché temeva che ci fosse l’anima di suo padre appena morto. Non gli ho detto nulla per rispetto. Quando si renderà conto di essersi sbagliato dovrà accorgersene lui…». 

Lettore 12062016: «Ho la netta sensazione che l’Islam di oggi, con la lotta per la supremazia tra sciiti e sunniti corrisponda al medioevo Cristiano delle eresie. La fatwa? La Santa Inquisizione. L’odio per le religioni non islamiche? L’indottrinamento forzato delle religioni autoctone convertite con le buone o con le cattive. Le stirpi regnanti? Il Papa Re. Ps. Piuttosto che togliere presepi, arricchiamoci con le usanze islamiche».  
Anonimo Romano: «Il nostro futuro (di Italia ed Europa) non lo vedo tanto bene». 

Lettore 12061951: «Ottimo il consiglio dei relatori di studiare i filosofi illuministi e un po’ di storia delle religioni. Problemino: filosofia non c’è negli istituti tecnici e la storia delle religioni poi non esiste proprio. Soluzione: 1 ora almeno di filosofia e 1 ora di storia delle religioni obbligatorie in tutte le scuole superiori».  

Asd81: «Prepariamo l’Europa ad un altro Medioevo». 

Assix: «La studentessa sostanzialmente ha ragione (dal suo punto di vista) per cui considerata l’enorme importanza che l’immigrazione di islamici sta assumendo, sarebbe bene che facessimo uno sforzo per leggere il Corano, che si trova facilmente anche in internet».