la Repubblica, 11 dicembre 2015
«Mio padre è una persona perbene» dice la Boschi
«Mio padre è una persona perbene, sento disagio perché è finito sulle cronache non per quello che fa ma perché è mio padre». All’indomani del suicidio di un risparmiatore di Banca Etruria, una tragedia che ha reso ancora più cupe le conseguenze del fallimento dei quattro istituti e del discusso “salvataggio” del 22 novembre, il ministro Maria Elena Boschi difende con forza il padre. Pier Luigi Boschi è stato vicepresidente della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio dal maggio 2014 (pochi mesi dopo che la figlia era diventata ministro delle Riforme nel governo Renzi, come è stato più volte polemicamente sottolineato dalle opposizioni parlamentari) fino all’11 febbraio di quest’anno, quando la Banca d’Italia ha commissariato l’istituto. Intervenendo alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, “Donne d’Italia”, il ministro ha affrontato tutte le critiche e le accuse che sono piovute addosso a lei e alla sua famiglia da quando è esploso il caso del decreto salva-banche.«Il governo ha fatto ciò che riteneva giusto e che poteva fare. ha replicato Boschi, rispondendo a una domanda diretta sul salvataggio – Ha commissariato la banca in cui per otto mesi è stato vicepresidente mio padre, quindi non ha fatto favoritismi nè leggi personali». Una scelta che il ministro difende fino in fondo: «Non provo nessun disagio, il nostro governo è intervenuto per evitare che quattro banche chiudessero, quindi che migliaia di dipendenti rimassero senza stipendi e che migliaia di correntisti perdessero i propri risparmi. Ora, seppure ridimensionato, queste banche avranno un futuro». Il governo, ha ribadito Boschi, non lascerà neanche affogare i piccoli risparmiatori: «Stiamo studiando un intervento ulteriore che dovrebbe essere presentato nelle prossime ore, per cercare di andare incontro a chi non è stato tutelato, gli obbligazionisti, anche perché sono soggetti che anche in altre esperienze straniere non hanno avuto tutele. Stiamo cercando il modo per ridurre il peso, perché capiamo benissimo il peso». D’altra parte chi critica la soluzione adottata dal governo non ha agito quando avrebbe dovuto, dice, riferendosi probabilmente al leader della Lega Nord Matteo Salvini: «Non erano in Parlamento in Europa quando bisognava prendere delle decisioni, ma erano in qualche trasmissione televisiva».