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 2015  dicembre 10 Giovedì calendario

Tornano italiane le calzature Sergio Rossi

Le calzature artigianali Sergio Rossi tornano italiane. A indossare la griffe sarà Investindustrial di Andrea Bonomi che, dopo mesi di trattative, ha comprato dai francesi di Kering il 100% della società per una cifra che, secondo fonti di mercato, si aggira sui 100 milioni. L’operazione, che il Giornale ha anticipato già a metà luglio, fa di Bonomi uno dei protagonisti più attivi dell’impresa nostrana e internazionale. Investindustrial sta accompagnando infatti lo sviluppo di marchi come Ducati, Ruffino, Portaventura, Gardaland, Coin Stroili, Snai ed è partner di brand leader, come Aston Martin, Flos, B&B Italia. Sfumato invece all’ultimo momento l’acquisto del Club Med. Diverse partite che si giocano in coppia con quelle finanziarie. Con la differenza che quest’ultime, per ora, restano in sospeso. Dopo la parentesi in Bpm, si è parlato tanto di un interesse di Bonomi per Carige e Rcs. Ma tra una voce e l’altra, il capo di Investindustrial rimane concentrato sull’industria. In particolare, con Sergio Rossi, Bonomi porta nel proprio portafoglio un’azienda dello storico made in Italy calzaturiero. Fondata nel 1966, apre una prima boutique a Bologna e poi si espande a Rimini (in quel periodo nasce il sandalo Opanca, simbolo dell’azienda). Negli anni Settanta Sergio Rossi lavora con Gianni Versace e questa partnership gli consente, in seguito, di collaborare con i più grandi designer dell’epoca. Nel corso degli anni 80 e 90 il marchio amplia la propria presenza e notorietà in tutto il mondo. E nel 1999 il gruppo Gucci ne acquista la maggioranza, e poi il 100% nel 2005, quando Sergio Rossi lascerà l’azienda. L’operazione tra Bonomi e Kering include tutti gli asset della maison di calzature, i diritti collegati al marchio e l’intera rete distributiva. Così la griffe potrà «proseguire nel proprio percorso di sviluppo grazie a un partner strategico in grado di sostenere il marchio in maniera solida e con prospettive di crescita di lungo periodo» spiega Investindustrial. Nel 2014 le calzature del gruppo hanno generato un fatturato di 82 milioni di euro. Il network distributivo copre 74 Paesi in 5 continenti e comprende 82 negozi, di cui 50 store di proprietà e 32 negozi in franchising situati nei quartieri del lusso delle principali città di Europa, America, Sud Est Asiatico e Giappone. Il settore in cui opera Sergio Rossi è particolarmente attraente: le calzature dedicate al pubblico femminile globalmente, nel 2014, valevano circa 6,7 miliardi. Ciononostante il fatto che un colosso come Kering lo abbia lasciato andare lascia intendere che qualche criticità sia all’orizzonte. D’altra parte, sul fronte delle vendite Sergio Rossi è passato dai 99 milioni del 2004, ai 92 milioni nel 2013 fino agli 83 milioni nel 2014, senza ottenere lo scorso anno alcun margine. Per Bonomi la strada del rilancio riparte da qui.