SportWeek , 5 dicembre 2015
C’è chi sostiene che Berlusconi in gioventù fosse interista
Dario Crapanzano scrive gialli ambientati a Milano. Mario Arrigoni – così si chiama il suo commissario di polizia – viene chiamato a risolvere omicidi e delitti vari nella Milano del secondo dopoguerra. Libri di atmosfera retrò. Intervistato sulle pagine milanesi di Repubblica, Crapanzano, che prima di andare in pensione faceva il pubblicitario, ha raccontato un gustoso aneddoto a sfondo calcistico: «Io sono milanista vecchia scuola, “riveriano”. Una sera, a una riunione molto festosa di Publitalia al teatro Manzoni, Berlusconi fa il giro dei tavoli, si siede al nostro, si parla di calcio e io dico: “Lei che è milanista, mi saprebbe dire la formazione del primo scudetto del dopoguerra?”. Lui rimane un po’ così, prova a buttare qualche nome, è in imbarazzo, finché parto io: “Buffon, Silvestri, Bonomi, Annovazzi...”. All’uscita Berlusconi è sulla porta e stringe la mano a tutti. Appena arrivo io, mi guarda e dice: “Buffon, Silvestri, Bonomi, Annovazzi...”. L’aveva imparata, tutta. Finì a sorrisi, ma mi rimase un’impressione un po’ così». La storiella può essere usata come indizio da chi sostiene che Berlusconi in gioventù fosse interista, e del resto Sandro Mazzola nell’autobiografia ha messo nero su bianco che il Cavaliere nel 1980 aveva cercato di acquistare l’Inter da Fraizzoli. Qui però ci preoccupiamo per Crapanzano, in libreria con la riedizione di Arrigoni e il caso di Piazzale Loreto, uscito anni fa. Oggi lo ripubblica Mondadori, la casa editrice di Berlusconi. Speriamo che il commissario Arrigoni non venga trasferito in qualche lontana provincia.