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 2015  dicembre 09 Mercoledì calendario

Costretto alle dimissioni il presidente della Federazione mondiale di scacchi, Iljumzinov, ex-governatore della Calmucchia, finanziatore di Assad, rapito dagli alieni

Il re è sotto scacco, ma forse è una abile mossa difensiva per passare al contrattacco e sferrare lo scacco matto contro i nemici. Il re è Kirsan Iljumzinov, personaggio assurdo e presidente della Fide (Federazione internazionale scacchi) dal 1995 fino a ieri, quando in seguito all’iscrizione del suo nome sulla lista nera degli Stati Uniti dei finanziatori del dittatore siriano Bashar al-Assad ha dovuto abdicare, annunciando l’abbandono di ogni ruolo all’interno della federazione.
Gli americani lo accusano di sostenere economicamente Assad attraverso la Russian Financial Alliance Bank, di cui è comproprietario. Lui si difende dicendo che con Assad ha solo giocato a scacchi (come ha fatto tra gli altri con Saddam Hussein e Mu’ammar Gheddafi, a guardare le foto che circolano in rete), e spiega che il suo passo indietro è in realtà una strategia offensiva, che permetterà alla Fide di firmare i contratti per organizzare i Mondiali di scacchi negli Stati Uniti nel 2017.
Personaggio controverso, salito al potere negli anni della confusione postsovietica, dal 1993 al 2010 è stato governatore della Calmucchia, Repubblica autonoma della Federazione Russa nonché unica enclave tibetana adagiata sulle sponde del Mar Caspio.
In questi anni è riuscito a promettere un telefonino a ogni pastore, introdurre gli scacchi come materia obbligatoria nelle scuole, costruire decine di edifici religiosi per ogni fede e un’immensa Cittadella degli Scacchi poco fuori la capitale. Nel 1997 è stato rapito dagli alieni, e ha passato del tempo chiacchierando con loro sull’astronave prima di essere rispedito sulla terra; gli stessi alieni che avrebbero importato sulla terra gli scacchi, il gioco “cosmico” di cui è appassionato ed eccellente giocatore fin da bambino.
Perché gli scacchi sono evidentemente un codice, in cui i 64 quadranti della scacchiera corrispondono ai 64 codoni del Dna umano. A scacchi si giocava infatti centinaia di anni fa in diversi continenti che non avevano ancora comunicato tra loro, dice sempre Iljumzinov, e quando tra due o trecento anni del calcio non ci sarà ricordo, a scacchi si giocherà ancora. La sua presidenza della Fide è stata dittatoriale e corrotta quanto il suo governo della Calmucchia, dove nel 1998 Larisa Yudina, editrice dell’unico giornale di opposizione, fu accoltellata a morte. Ma grazie agli ingenti fondi personali trasferiti all’interno della federazione è rimasto al comando per tutti questi anni, potendosi permettere anche di vincere un paio di elezioni alquanto sospette con fax arrivati il giorno dopo.
Roba che nemmeno alla Fifa. Tanto che oggi il suo storico rivale politico, il leggendario campione russo Garry Kasparov, che aveva provato anche a costruire una federazione alternativa, si dice per nulla sorpreso dei suoi legami con Assad e reitera le accuse contro Iljumzinov di essere “un agente del Kgb al servizio di Putin”.