Il Sole 24 Ore, 9 dicembre 2015
Crescita, Londra batte New York ma Shanghai batte tutti
New York rincula sotto la spinta d Londra, ma a illuminare il cielo delle metropoli planetarie sono le mille luci di Shangai. Oxford Economics ha messo a punto la lista della performance economica media attesa per le megalopoli del mondo dal 2015 al 2030. La progressione del prodotto interno lordo nei prossimi quindici anni vede Londra (più 2,9%) primeggiare sulla storica rivale del mondo occidentale, New York, che resta al 2,6 per cento. Davanti a tutti ci sono i giganti cinesi, prima Shangai con il 5,2% e seconda Pechino con il 5% seguita Dubai e poi dalla capitale britannica. La lista delle top ten globali prosegue con Singapore di un’incollatura più promettente di Hong Kong, New York, Sidney e Parigi. Se l’elenco si restringe alla sola Europa appaiono i comuni con il tricolore: Milano è nona con l’1,2% e Roma decima all’1 per cento, entrambe alle spalle di Monaco e Madrid, Stoccolma e Zurigo. In Africa e Medio oriente la testa va a Riad, la lista dell’Asia è, come detto, segnata dalla corsa della Cina, ma anche dalla caduta di Tokio che avrà uno sviluppo appena superiore all’1% all’anno per i prossimi tre lustri. Dallas e San Francisco si contendono il primato in America confermando di essere più agili di New York, mentre in America latina, Lima batte tutti.
Nella particolare categoria transatlantica, fra due metropoli che si sovrappongono come modello di sviluppo, l’affermazione di Londra su New York secondo Oxford Economics ha una ragione prevalente. «Per i servizi finanziari prevediamo una crescita più forte della City rispetto a Wall street. E questo come diretta conseguenza del primato che Londra va conqustando come centro del business internazionale». Piazza considerata quindi più promettente di New York per un motivo specifico che i ricercatori leggono anche nella simile dinamica che regola la vita di altri due storici concorrenti: Singapore e Hong Kong. «New York è più dipendente dall’economia americana di quanto Londra lo sia da quella britannica. E per lo stesso motivo Singapore crescerà di più di Hong Kong». Sulla fascia più bassa del ranking globale l’analisi di Oxford Economics non lascia troppe speranze. «Sidney, Parigi e Tokio sono in fondo all’elenco e per tutti e tre la nostra previsione di crescita è francamente deludente. Tokio con l’1% medio fino al 2030 si confermerà la più grande megalopoli del mondo e al tempo stesso la meno dinamica». Nella speciale categoria delle megalopoli che verranno, ovvero le città che destinate alla più rapida crescita nei prossimi quindici anni Oxford Economics non ha dubbi: il primato andrà a Surat, nel Gujarat, India nord-occidentale che farà segnare, mediatamente, una progressione del 10% del pil all’anno.