il Messaggero, 7 dicembre 2015
Alla vigilia del Giubileo a Roma ci sono 48mila camere libere. E gli hotel fanno sconti per attirare i pellegrini
Camere ancora disponibili e tariffe tutt’altro che proibitive. A un giorno esatto dall’inizio del Giubileo della Misericordia gli albergatori della Capitale vanno a caccia di turisti e pellegrini. Perché i dati, finora elaborati, parlano chiaro: alla data dell’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, che a Roma coincide proprio con l’apertura della Porta Santa, la disponibilità complessiva nelle strutture alberghiere supera il 30%. Il che tradotto vuol dire che su complessivi 160mila posti letto regolari, circa 48mila sono vuoti. Un valore molto lontano dalla cifra del 2014 quando, nello stesso periodo, le camere libere erano appena il 10%.
I DATI ELABORATI
Conti alla mano, dunque, questo imminente Giubileo, almeno dal punto di vista alberghiero, «non sortirà alcun tipo di rivoluzione positiva», argomenta Giuseppe Roscioli, presidente della Federalberghi Roma. Qualche spiraglio positivo c’è, ma è da riservare al futuro. «Le richieste – aggiunge il direttore della Federalberghi Roma, Tommaso Tanzilli – seppur con difficoltà dopo gli attentati di Parigi stanno tornando a salire ma sono concentrate sui prossimi mesi». Entrando nel dettaglio la situazione è questa: per domani l’occupazione nelle strutture di lusso della Capitale (29 hotel per complessive 3.903 camere) si ferma al 36% dell’offerta complessiva, mentre negli hotel a 4 stelle (242 strutture per 25.132 stanze) l’occupazione è del 46% e in quelli a 3 stelle (337 alberghi per un totale di 13.293 camere) si ferma al 48%. Per la Federalberghi questo risultato non è inaspettato. La Federazione non ha mai creduto alle stime previsionali diramate all’indomani della Bolla Papale che annunciava il Giubileo. Roma non avrebbe ospitato né 50mila né 100mila turisti all’apertura della Porta Santa.
«Paradossalmente – conclude Tanzilli – l’apertura dei grandi eventi scoraggia sempre il turismo». È successo a Milano con l’Expo, che ha fatto incetta di visitatori soltanto dopo l’estate. Succederà anche a Roma con l’inizio dell’Anno Santo misericordioso. Per l’Ente bilaterale del turismo del Lazio l’andamento è fisiologico: «la motivazione religiosa – aggiunge Giancarlo Mulas, numero uno dell’Ente – spinge soltanto il 4% del movimento turistico». Del resto, a voler tentare un paragone con il Giubileo del 2000 – evento molto più romano centrico rispetto all’Anno Santo indetto da Papa Francesco -, gli alberghi della Capitale poterono contante alla fine su un misero +5,9% delle presenze turistiche rispetto al 1999. Tutto questo è poi suffragato anche dai prezzi delle stanze. Se fino a una settimana fa, infatti, il portale Trivago.it aveva sentenziato un decremento significativo dei listini con un prezzo medio per una camera doppia di 106 euro (il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014), oggi le tariffe sono ancor più accattivanti.
PIOGGIA DI RIBASSI
Molti hotel della Capitale, persino a 5 stelle o extra-lusso, ad esempio, vendono camere con ribassi anche del 38%. Il Giubileo, poi, non sarà una festa neanche per i torpedoni, abituati da anni a invadere il cuore della Città eterna e a scaricare i turisti a due passi dai monumenti tra i più visitati del mondo. Il commissario prefettizio del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca, ieri ha deciso che nella giornata di domani tutti i bus turistici saranno esclusi dal centro storico e dall’area intorno al Vaticano. Ma a sorprendere è soprattutto il numero di tagliandi che l’Agenzia comunale della Mobilità è riuscita a vendere per il primo giorno del Giubileo straordinario: poco più di 200 permessi. Pochissimi, se raffrontati con quelli che erano stati staccati un anno e mezzo fa per la canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII: quasi 900. Il 77% in meno.
Le licenze vendute dal Campidoglio per l’apertura dell’Anno Santo della Misericordia, sono le stesse che erano state rilasciate per la festa dell’Immacolata del 2014. Insomma, non c’è stato alcun effetto Giubileo.