Corriere della Sera, 7 dicembre 2015
Dietro le quinte di un concerto di Jovanotti
Gli immortali non è solo il titolo di una fortunata e intensa canzone dell’ultimo album di Lorenzo «Jova» Cherubini, ma è diventato anche un documentario, un lungometraggio ideato dallo stesso Jovanotti, in onda su Sky Uno e Sky Arte HD e dedicato al racconto di una data del suo tour a San Siro, osservata dal punto di vista dell’artista e da quello del suo pubblico (venerdì, ore 22).
Come se ci fosse stata la necessità di «fissare» la grande emozione collettiva del concerto, di toglierla dall’effimero per rielaborare il senso di quell’esperienza a mente lucida. Il film ci porta dietro le quinte delle varie fasi di «produzione» dello show, molto più di un semplice concerto.
L’impressione è quella di un evento progettato come un grandioso spettacolo dal vivo, capace di tenere insieme i linguaggi di più mezzi di comunicazione. C’è lo studio della scaletta, con la necessità di articolare la successione dei pezzi in un fluire melodioso, c’è la preparazione con i musicisti, il lavoro sulle immagini di contorno, sulla regia, sui movimenti dell’artista sul palco. È questa la parte più interessante del film, perché ci permette di entrare nella «bottega» di Lorenzo Cherubini, di cogliere la sua carica di energia, il suo perfezionismo sempre abbinato all’entusiasmo nel fare le cose, anche le più semplici, in un modo così lontano dagli standard del mondo dello spettacolo italiano.
Jovanotti ha dichiarato che il film è nato per il «senso di gratitudine che ho nei confronti di quel pubblico che mi segue, che è diventato un popolo numerosissimo, ma un popolo di persone, ognuna con la sua vita e la sua storia. Cercavo di metter insieme le facce, i nomi, le vite. Ho iniziato a pensare che erano proprio loro gli Immortali, o meglio, quegli immortali della canzone». Un mutuo riconoscersi tra l’artista e il suo pubblico, su cui Lorenzo si è fatto un’idea: «è fatto di gente che ha un’idea del futuro». Altro che Vecchioni!