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 2015  dicembre 07 Lunedì calendario

La rivincita di Maxi Lopez, sovrappeso, fumatore incallito ma con una media gol straordinaria

È sovrappeso, fuma senza farsi troppi problemi, ha una modella svedese per fidanzata e sfoggia un look alla Roy Batty di «Blade Runner». Maxi Lopez incarna perfettamente tutti i cliché del bomber bello e famoso, ma il suo mestiere in campo lo sa fare. E pure bene, visto che è diventato il miglior attaccante del Toro. Non solo in questa stagione, con quei cinque gol già segnati nonostante sia partito per 9 volte su 15 dalla panchina, ma in tutto il 2015 granata. Il mese di dicembre, infatti, si è aperto con il sorpasso dell’argentino in vetta alla speciale classifica annuale. Maxi Lopez contro il Cesena in Coppa Italia e la Roma in campionato ha messo a segno l’uno-due che lo manda a quota 16 reti segnate nell’anno solare. Fabio Quagliarella, invece è fermo a 14 da quasi ottanta giorni e il rendimento dell’argentino vale doppio, visto che ha giocato – e gioca – meno dell’azzurro. Lo score parla chiaro: ci sono più di mille minuti di differenza sull’intero anno (3.062’ contro 2.030’). Non a caso Maxi Lopez segna una rete ogni 127 minuti, mentre Quagliarella viaggia sui 216’ di media. Il resto del reparto offensivo, invece, è disperso: Martinez ha segnato 4 gol, così come Belotti (nei primi sei mesi dell’anno era al Palermo, dove è andato in rete tre volte), mentre Amauri ha timbrato solo una volta il cartellino.
Fresco di rinnovo
Il calcio non finisce mai di stupire, ma la storia di Maxi Lopez nel Toro supera ogni tipo di immaginazione. Quando arrivò a Torino, sbolognato dal Chievo undici mesi fa, venne etichettato da molti tifosi granata come «bollito». Lui non è uomo da mezze misure e, forse anche per questo, si è preso lo scettro di miglior bomber della squadra di Ventura. Fino alla richiesta pubblica di avere più spazio in campo e stare meno in panchina. I numeri parlano chiaro, tralasciando l’aiuto che sa offrire alla squadra con esperienza e fisico, ma il resto arriva dalle invocazioni dalla curva Maratona. Magari gli stessi ultrà che bocciavano il suo acquisto nel mercato di riparazione, anche per colpa della vicenda Icardi. Il miglior affare invernale di Cairo, invece, a colpi di gol si è meritato un rinnovo fino al giugno 2018. Celebrato con una cena tre stelle Michelin a base di tartufo nelle Langhe, perché un bomber si vede anche da questi dettagli.
Crisi e futuro da decifrare
Maxi Lopez sta vivendo una seconda giovinezza ed ora sogna un gol nell’imminente derby di Coppa. Potenzialmente un bis, dopo quello allo Stadium con la maglia del Milan nel marzo 2012. Dall’altra parte, però, c’è un Quagliarella in difficoltà. Anche lo scorso anno patì un lungo digiuno autunnale (91 giorni senza gol in campionato), ma le prospettive erano diverse e soprattutto non c’era concorrenza. Ora il Toro ha imparato a fare anche a meno di lui e non sta passando inosservato il fatto che Quagliarella non rientri nella lista dei rinnovi, nonostante il contratto in scadenza tra un anno e mezzo. Tu chiamali, se vuoi, segnali.