Corriere della Sera, 7 dicembre 2015
Con l’oro di Orsi l’Italia del nuoto chiude in bellezza gli Europei
L’acqua presa a pugni, di forza e di rabbia. Marco Orsi, detto il Bomber, aveva i suoi buoni motivi: nei 50 sl, là dove davvero si esprime la sua qualità di sprinter nato, aveva perso l’oro al tocco, battuto per 5 centesimi dal russo Sedov. Sul podio era attapirato, aveva ritirato l’argento perplesso e aveva promesso rivincita nei 100. Essendo nuotatore e non marinaio, ha mantenuto l’impegno e ieri all’ultimo giorno degli Europei in vasca corta di Netanya ha vinto la sua prima medaglia d’oro internazionale in carriera. Alla grande, senza storia.
L’impresa è arrivata con un tuffo perfetto, passaggio ai 50 in 22”03, ritorno prepotente e chiusura in 46”05, l’eternità di 56 centesimi meno del belga Timmers, secondo, e l’inezia di un centesimo in più del suo record italiano stampato lo scorso aprile. Il 24enne gigante di Budrio avrebbe voluto pure quello, ma per stavolta può andare bene così: «Sono contento, avrei solo voluto fare il record italiano in un contesto internazionale – ha raccontato —. Ma riportare in Italia questo titolo dopo 9 anni (Magnini a Helsinki 2006, ndr) mi inorgoglisce e mi dà fiducia perché quest’anno ho lavorato molto nei misti per preparare il “Duel on the pool” (la sfida Europa-Usa di Indianapolis l’11-12 prossimi, ndr )».
Con il gol del Bomber emiliano l’Italia ha eguagliato le medaglie dell’edizione scorsa a Herning (14), ma con altri tre assi a disposizione poteva forse fermarsi qui? Ovviamente no, e allora vai con l’ultima vendemmia. Un altro oro è arrivato così da una strepitosa 4x50 mista maschile, capace di stendere la Russia senza attenuanti. Gli artefici del colpo sono Simone Sabbioni a dorso, Fabio Scozzoli a rana, Matteo Rivolta a delfino e, guarda un po’, proprio Orsi a stile, capace di spolverarsi la fatica dalle spallone con una frazione da 20”35.
Ma alle doppiette gli azzurri sono abituati. Poco prima di questa staffetta, infatti, era arrivato il bellissimo argento di Sabbioni nei 50 dorso con il record italiano di 23”09 dietro il polacco Polewka (22”96) e ex aequo con il britannico Walker-Hebborn. Il riminese è stato sicuramente uno dei volti di questo Europeo: record italiano in tutte e tre le distanze, a 19 anni migliora ogni volta che va in vasca e con il suo dorso bello e potente, che in vasca corta si esalta con ottime virate, si candida come uno dei prospetti azzurri più interessanti.
Con 4 medaglie in tasca, Simone trova proprio in casa colei che lo batte: è la fidanzata Silvia di Di Pietro che con il bronzo nella 4x50 mista donne (con Elena Gemo, Martina Carraro e Erika Ferraioli), tocca quota 5 come Orsi. Il loro abbraccio finale mentre Simone usciva dall’acqua e Silvia saliva sul podio dice che però non litigheranno per questo. E il loro sorriso è quello di tutta la Nazionale, prima assieme alla Russia con 17 medaglie e seconda come ori (7) solo all’Ungheria dei mostri Hosszu e Cseh. L’Italia insomma, capace anche di un record mondiale, uno europeo e 15 nazionali, nuota sempre più veloce. E non ha alcuna voglia di fermarsi.