Corriere della Sera, 7 dicembre 2015
Su Twitter le belle notizie battono le brutte. Ecco la classifica del 2015
Un anno in 140 caratteri. Quello che è successo nel 2015 è tutto lì, riassunto nel Year on Twitter, la ricerca su quello che abbiamo cinguettato, quello che abbiamo voluto condividere con il (nostro) mondo: lacrime e sorrisi, gioie e dolori.
Lo studio riguarda l’Italia e le classifiche ci mostrano gli hashtag più popolari. Nel settore news, le belle notizie battono le brutte: l’ hashtag più utilizzato è stato Expo2015, al secondo posto quello per l’attentato a CharlieHebdo (in top ten anche JeSuisCharlie ) e al terzo la crisi in Grecia. In politica Renzi batte M5S e Salvini. Attenzione però, Twitter non analizza il sentiment dei post, non sappiamo se si tratta di commenti positivi o negativi, e un cinguettio non è un voto.
E se nel mondo ci sono circa 320 milioni di utenti attivi al mese – quest’anno fra i nuovi ingressi Antonio Banderas, Edward Snowden e l’account del Presidente degli Usa (@potus), da noi Geppi Cucciari, Equitalia e i Carabinieri – Twitter è il posto dove si parla soprattutto di musica. Il post con più successo nel mondo (oltre 700 mila retweet e altrettanti cuoricini/stelline) è stato quello di Harry Styles degli One Direction per l’addio del compagno di band Zayn Malik che si trova al secondo con l’elogio al nuovo singolo degli ex compagni. Solo quarto Obama (al terzo sempre gli 1d) con la sentenza sulle nozze gay.
Tornando agli hashtag in musica il più usato in Italia è stato quello per gli Ema, i premi europei di Mtv ospitati a Milano. Nello sport siamo calciofili: otto hashtag nei primi dieci posti, serie A calciomercato e Juventus occupano il podio, al quarto la F1. Ormai uno schermo non ci basta più e, mentre guardiamo la tv, usiamo smartphone e table t per commentare: Amici per gli show, Braccialetti Rossi nelle serie, Chi l’ha visto per i talk sono i programmi più social.