Il Sole 24 Ore, 6 dicembre 2015
Il Gettysburg Address, le 272 parole di Lincoln che hanno cambiato la storia
Il 19 novembre 1863, nel mezzo delle guerra civile che scuoteva il paese, il Presidente Abraham Lincoln presenzia alla consacrazione del cimitero di guerra di Gettysburg, costruito nel luogo dove si era svolta, pochi mesi prima, la sanguinosissima battaglia che segnò la svolta nella guerra civile americana. Al Presidente è stato chiesto di fare qualche commento a chiusura dell’evento solenne che prevede, oltre all’orazione di Edward Everett, una cerimonia religiosa e musiche. Quello di Lincoln non è un discorso improvvisato, l’ha scritto e limato riducendo all’osso il messaggio che vuole dare: un elogio ai morti che hanno lottato per preservare l’unità della nazione. Everett parla per due ore, Lincoln se la cava in due minuti con 10 frasi, per un totale di 272 parole, che entrano nella storia e fanno parte integrante del bagaglio di ogni studente americano. Molti potrebbero recitarlo a memoria.
In effetti, il Gettysburg Address è così pervasivo nella cultura americana che la Apple, negli anni ’80, lo ha usato per la demo del suo primo sintetizzare vocale. Il capolavoro oratorio di Lincoln, così essenziale e così intenso, non guadagnava dal timbro metallico della vocina sintetizzata, ma anche questo è un modo di ricordare un’icona della cultura.
In occasione del 150esimo anniversario del famoso discorso, due anni fa, la Lincoln Presidential Library Foundation ha chiesto a personalità attive nei campi più diversi di scrivere la loro versione del famoso discorso, dando totale libertà di scelta per l’argomento da trattare, purché si rispettasse il limite delle 272 parole.
C’è voluto un po’ di tempo per raccogliere i contributi di cinque Presidenti Usa, insieme a politici, attori, storici, registi, scienziati, magistrati, artisti, per lo più di nazionalità americana. I cento testi più significativi, o forse semplicemente i meglio riusciti, sono stati raccolti nel libro Gettysburg replies: the world responds to Abraham Lincoln’s Gettysburg address. La scelta dell’argomento da trattare riflette la storia di chi scrive. Jimmy Carter racconta che fu una visita a Gettysburg a sbloccare le trattative di Camp David tra Egitto ed Israele mentre Steven Spielberg dà la sua interpretazione della figura di Lincoln, al quale ha dedicato un famoso film. L’astrofisico Neil de Grasse Tyson, invece, centra le sue 272 parole sull’Accademia delle scienze americana, fondata dallo stesso Lincoln nel 1863, e su come questa abbia contribuito alla crescita degli Stati Uniti. A ognuno il suo Gettysburg Address, nel ricordo di quello vero.