Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  dicembre 05 Sabato calendario

Per l’Fbi dietro la strage di San Bernardino c’è il terrorismo • Chi era la sposa di Syed Farook • La Germania manda in Siria i suoi Tornado di supporto alla Francia • Le attività in nero e illegali in Italia valgono 206 miliardi di euro • Per il Censis l’Italia è un Paese nel limbo • Vecchioni offende la Sicilia


San Bernardino Da ieri l’Fbi considera ufficialmente quella sul massacro di San Bernardino un’indagine per terrorismo. La sensazione è che l’attacco sia stato ispirato ma non materialmente diretto dallo Stato islamico. L’attentatore, Syed Farook, probabilmente è stato spinto sulla strada della radicalizzazione jihadista dalla moglie Tashfeen Malik, una pachistana che viveva in Arabia Saudita, da lui conosciuta su Internet. Syed Farook, negli Stati Uniti, non era in alcuna lista di sospetti, anche se aveva avuto qualche contatto con individui considerati simpatizzanti dell’islamismo radicale. Era stato per anni nel Golfo, imbarcato sulla portaerei Enterprise, addirittura decorato per meriti antiterrorismo. Gli era stata conferita una medaglia per il contributo dato alla «war on terror». Figlio di una coppia di immigrati pachistani, si era laureato in California ed era diventato un funzionario pubblico con uno stipendio abbastanza elevato: 70mila dollari l’anno. Tuttavia sul posto di lavoro diversi colleghi lo prendevano in giro per la barba o perché a volte indossava abiti tradizionali musulmani. Secondo le testimonianze rese, Farook aveva avuto anche discussioni e dispute a sfondo religioso con un suo collega ebreo ortodosso, Nicholas Thalasinos, una delle 14 persone uccise dalla coppia (M.Ga., Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Tashfeen Malik In un post pubblicato su Facebook, Tashfeen Malik giurava fedeltà all’Isis e al suo leader, lo sceicco Al Baghdadi. Lo scritto è stato cancellato poco prima dell’attacco a San Bernardino. Il 16 agosto del 2014 Syed sposa Tashfeen, pachistana, farmacista mancata, conosciuta prima online e in seguito con due viaggi in Arabia Saudita. Vivono in California, la ragazza ottiene la carta verde, primo passo verso la cittadinanza. La donna era molto osservante, girava anche in casa con il volto coperto, i fratelli del marito non hanno mai visto il suo volto. Dal Pakistan sostengono che Tashfeen aveva link con la Moschea Rossa, nota per le posizioni oltranziste. E c’è chi perfino suggerisce che abbia agito come amo cercando un marito americano per poi trasformarlo in un killer (Olimpio, Cds).

Germania Il Bundestag ha approvato l’inizio della missione tedesca in Siria: 445 parlamentari a favore, 146 contro e 7 astenuti hanno per la mobilitazione di sei Tornado da ricognizione, un aereo da rifornimento, la fregata Augsburg, connessioni satellitari e fino a 1.200 truppe con compiti di sostegno a queste operazioni. La Germania non parteciperò ai combattimenti e non lancerà bombe. Assisterà in particolare l’impegno francese nell’area. Intanto, il fronte anti-Isis si amplia sul lato iracheno. Un migliaio di soldati turchi, secondo l’agenzia Reuters, sono stati stanziati nella regione di Mosul vicino a Bashiqa, ufficialmente per l’addestramento delle truppe irachene. Un portavoce delle milizie sciite parla di tre unità «dotate di armi pesanti» che si preparerebbero a sostenere la coalizione internazionale nell’offensiva per riconquistare Mosul, in mano all’Isis dal giugno 2014. Secondo la Cnn turca, però, si tratta di 130 militari e 20-25 tank turchi (D.Ta., Cds).

Istat L’Istat con la Nota mensile diffusa ieri dice che la crescita dell’economia quest’anno potrebbe fermarsi allo 0,7% anziché allo 0,9%. Invece nel report su “L’economia non osservata”, l’istituto di statistica stima (dati 2013) che le attività in nero e quelle illegali pesano complessivamente per più di 206 miliardi di euro, pari al 12,9% del Pil, in aumento rispetto all’11,7% del 2012. Nel dettaglio, l’economia sommersa vale circa 191 miliardi: di cui 99,4 da evasione ed elusione di imponibile, 72 da lavoro irregolare che coinvolge ben 3,5 milioni di persone e 19,4 da altre voci. Le attività illegali (stimate solo in parte, precisa l’Istat) valgono invece 16,5 miliardi, in gran parte da traffico di droga (il resto si divide tra prostituzione, contrabbando e altro). I settori dove il nero pesa di più sul valore aggiunto sono il commercio-trasporti-alberghi e ristoranti con il 26,2%, le costruzioni con il 23,4%, le attività professionali con il 19,7%, l’agricoltura e pesca con il 15,4%. Tre milioni e mezzo di lavoratori in nero rappresentano il 15% del totale. I tassi maggiori si riscontrano nei servizi alla persona (45%, quasi un lavoratore su due) , in agricoltura (17,6%), nel commercio-trasporti-alberghi e ristoranti (15,6%) e nelle costruzioni (15,4%) (Marro, Cds).

Censis Numeri del Censis. Il Jobs Act ha creato 204mila posti di lavoro, ma non ha aggredito il problema della disoccupazione giovanile, raddoppiata in sei anni e ferma al 39,8%. Oltre il 20% delle famiglie non riesce a coprire tutte le spese con le sue entrate, e in quelle di basso livello socio economico la quota sale al 37,3. Il restringimento del welfare ha alimentato gli squilibri sociali. Nell’ultimo anno quasi il 42% delle famiglie ha dovuto rinunciare o rimandare una cura sanitaria. Eppure la fiducia e i consumi, specialmente quelli di beni durevoli sono aumentati: è raddoppiata in un anno la percentuale di chi pensa di cambiare la macchina (5,7) e ben 3 milioni di famiglie puntano a rinnovare gli elettrodomestici. Bene l’export, soprattutto per i produttori di macchine e apparecchiature, con un surplus di 50,2 miliardi di euro. Tra i settori in crescita nell’export, l’agroalimentare e gli esportatori di vino. Consolidati i comparti dell’abbigliamento, della pelletteria, dei mobili, dei gioielli. Ma anche cultura e turismo: al 2000 il numero complessivo di arrivi nel territorio italiano è aumentato del 33,3%. Secondo De Rita, presidente del Censis, l’Italia è avvolta nelle nebbie di un «limbo italico» (l.gr., Rep).

Sicilia Roberto Vecchioni a Palermo, nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, doveva parlare nell’incontro dal titolo: “Mercanti di luce, narrare la bellezza tra padri e figli”. Appena prende la parola dice: «Credete che sia qua soltanto per sviolinare? No, assolutamente. Arrivo dall’aereoporto, entro in città, praticamente ci sono 400 persone su 200 senza casco, tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa a fatica. Questo significa che tu non hai capito il senso dell’esistenza con gli altri. Non lo sai, non lo conosci. È inutile che ti mascheri dietro al fatto che hai il mare più bello del mondo. Non basta. Sei un’isola di merda (…) Non amo la Sicilia che rovina la sua intelligenza, la sua cultura, le sue coste. Non amo questa Sicilia, che si butta via e non si difende». Polemiche (Schiavi, Cds).

(a cura di Daria Egidi)