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 2015  dicembre 05 Sabato calendario

Roger Waters opinionista a Piazzapulita. Perché?

Invece di esportare democrazia, esportiamo Formigli! Questo l’invito di Roger Waters, storico bassista e cantante dei Pink Floyd (è appena uscito l’album live di «The Wall»), ospite di «Piazzapulita». 
Certo, subito. Invitato a dire la sua sulla guerra, sul suo impegno pacifista e antimilitarista («impegnato da sempre sui temi della pace», urlava emozionato Corrado Formigli), Waters ha praticamente detto che negli Stati Uniti non c’è una trasmissione critica come quella di cui era ospite (La 7, giovedì, 21.18). 
Come al solito tutto il Male che abita il mondo è colpa dell’Occidente, un lascito del colonialismo (come se chi fa del male fosse un irresponsabile, privo di coscienza, e agisse solo per impulso atavico) e, parole di Roger, «la Seconda guerra mondiale è stata l’ultima guerra giusta» (applausi in studio). Ma da noi nessuno dice la verità, i governi nascondono all’opinione pubblica le loro nefaste decisioni e, appunto, nella tv americana manca una trasmissione come quella di Formigli. 
A questo punto il conduttore lo incalza sull’Isis. Waters dice e non dice, spiega, chiarisce ma dalla sua bocca non esce una sola parola di condanna sui tagliagole dell’Islam radicale (applausi da studio). Strano per uno che negli ultimi anni ha dedicato molto del suo tempo al movimento chiamato «Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni» (Bds). 
Ogni artista che intende esibirsi in Israele riceve da lui una lettera di rimprovero nella quale lo Stato d’Israele viene paragonato ai peggiori regimi del passato. Nei suoi concerti (è successo anche a Roma), Waters esibisce effetti scenici in cui fa bella mostra di sé un enorme pallone a forma di maiale con su stampata una stella di David. 
Vogliamo un mondo privo di muri e di barriere e se questo non accade è tutta colpa di Bush (applausi in studio). Comunque in studio già scalpita la band: Rula Jebreal, Vittorio Zucconi, Alessandro Sallusti. Inizia lo sconcerto.