la Repubblica, 5 dicembre 2015
«La Sicilia è un’isola di merda». Vecchioni scatena polemiche
Sono bastate poche parole dette a un incontro organizzato dall’Università giovedì sera per scatenare un putiferio, con tanto di politici divisi tra i pro e i contro e social network impazziti. È bastato che il noto cantautore Roberto Vecchioni si lasciasse scappare in un articolato intervento la frase «la Sicilia è un’isola di merda», riferendosi al fatto che non difende le proprie bellezze, per scomodare l’intervento di sottosegretari indignati e di una miriade di commentatori su Facebook e Twitter.La polemica scoppia quando durante l’intervento all’incontro su «padri e figli» organizzato nell’aula magna della facoltà d’Ingegneria, il cantautore milanese lancia un pesante j’accuse a certi costumi dei siciliani: «Arrivo da Punta Raisi e appena entrato in città ho visto che ci sono praticamente 400 su 200 senza casco – dice Vecchioni – in tutti i posti ci sono non due ma tre file di macchine in mezzo alla strada. Questo significa che tu non hai capito cosa è il senso dell’esistenza con gli altri. È inutile che ti mascheri dietro il fatto che hai il mare più bello del mondo. No, non basta, sei un’isola di merda». Vecchioni continua: «Non amo la Sicilia che rovina le sue coste, che rovina la sua cultura. Non amo la Sicilia che abbandona Selinunte e Segesta. I siciliani sono la razza più intelligente che esiste al mondo, ma si buttano via». Nell’aula magna molti rumoreggiano, alcuni dalle prime file si alzano e se ne vanno.Ma è l’indomani che si scatena la bagarre non appena iniziano a circolare le frasi del cantautore. «I suoi volgari sproloqui non servono e non interessano ai siciliani», tuona la sottosegretaria all’Economia, Simona Vicari dell’Ncd. A darle manforte arriva l’ex presidente del Senato, Renato Schifani: «Non c’è niente di peggio delle banalizzazioni». Il sindaco di Mazara del Vallo, l’ex An Nicola Cristaldi, ironizza: «È un buon cantante, il resto è noia». Il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, su Facebook pubblica la notizia della patente ritirata nel 2013 a Vecchioni perché positivo all’alcol test. E mentre sui social network impazza la polemica, a difesa del cantautore si schiera il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: «Vecchioni conferma di essere un grande amico della Sicilia e dei siciliani».Ieri sera il cantautore, rimasto a Palermo, mentre firma autografi in una nota libreria del centro, la Modusvivendi, riceve la telefonata di solidarietà di Pippo Baudo e si lascia andare: «Non pensavo di suscitare tutto questo vespaio ma, Pippo, bisogna riconoscerle certe cose. Ho detto una parolaccia, mi è scappata. Ma sai, appena sceso dall’aereo ho visto tutto questo disordine che mi è montata una rabbia incredibile. Poi mi sono sentito male vedendo tutte le cose uscite su Facebook da parte di chi non ha capito cosa volevo dire. Io amo la Sicilia, mio nonno era di Messina». E dalla fila lunghissima davanti alla libreria per chiedere il suo autografo, sembra che Palermo l’abbia già perdonato.