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 2015  dicembre 03 Giovedì calendario

Il Barcellona vuole il gioiellino della Fiorentina Bernardeschi

Chiamatela «Costante Berna». Quel giocatore affidabile, sempre presente e soprattutto di grande talento. Qualcosa a metà tra un amico fedele che non ti tradisce e una sfida personale. Una costante che in casa Fiorentina ha un nome ben preciso. Lo dice la statistica e lo confermano le prestazioni, che permettono a Federico Bernardeschi di essere, partita dopo partita sempre più «certezza» e meno «sorpresa». Nonostante l’età (classe 1994). Nonostante il grave infortunio dell’anno scorso. E, soprattutto, nonostante un cambio di ruolo che dopo le perplessità iniziali ha innalzato la qualità delle sue giocate e il numero dei suoi estimatori. «Berna» c’è. Non tradisce. Nemmeno quando la Fiorentina di Sousa rallenta un po’ la sua corsa e pareggia tre partite consecutive tra campionato e coppa. Lui c’è. Gioca e segna (doppietta contro il Basilea). È sempre tra i migliori e quando non gioca dall’inizio prova a riportare la sua «costante» in campo appena entra. Come ha fatto contro l’Empoli, con la Fiorentina sotto 2-0 all’intervallo.
BLINDATO Un talento, quello dell’attaccante dell’under 21 di Gigi Di Biagio, che la famiglia Della Valle ha blindato proprio la scorsa estate, con un nuovo contratto fino al 2019 (senza clausola rescissoria). Poi la consacrazione definitiva. Grazie a quindici presenze, tre gol (tutti in Europa League) e tanti chilometri percorsi sulla fascia destra. Il suo nuovo posto di lavoro. E anche grazie a questa duttilità che oggi la «Costante Berna» vale almeno 20 milioni di euro: la Fiorentina non pensa proprio a cederlo ma gli operatori ora fissano oltre quella cifra il suo valore, più che raddoppiato da inizio stagione. D’altronde talento, spirito di sacrificio e continuità sono ingredienti rari. Tanto che anche il Barcellona degli extraterrestri ha messo gli occhi sul 10 viola. Lo ha rivelato il quotidiano catalano Mundo Deportivo che ha inserito proprio Bernardeschi tra i calciatori «controlados» (osservati), insieme ad altri giovani come Stones, Weigl e Bazoer. E i blaugrana le giocate dell’esterno di Carrara le hanno già viste più di una volta. Non solo in televisione. È successo in estate quando «Berna» si presentò ai campioni d’Europa con una doppietta in amichevole. Ma a quanto pare non è stato sufficiente. Perché una settimana fa il d.s. del Barcellona Ariedo Braida è andato in Svizzera a rivederlo. Con lo stesso risultato. Doppietta contro il Basilea ed ennesima relazione positiva.
PROGRESSI Il dirigente continuerà comunque a seguire la sua maturazione, considerando soprattutto i margini di crescita che potrebbe avere nei prossimi mesi. Gli stessi che hanno portato la Fiorentina a fare il possibile per prolungare il suo contratto, quando era comunque difficile ipotizzare questo rendimento. Quello di una costante oggi imprescindibile per il gioco di Sousa, in cui gli esterni del 3-4-2-1 sono attori protagonisti in entrambi le fasi. Bernardeschi ha imparato subito la parte. E visti i risultati difficilmente rimarrà dietro le quinte.