Corriere della Sera, 3 dicembre 2015
La formazione del Milan la fanno Berlusconi e Galliani?
Se Silvio Berlusconi decide le formazioni (merito che si attribuì nel salotto di Bruno Vespa, sventolando il foglietto con gli 11 vittoriosi a Manchester nel 2003) e Adriano Galliani suggerisce i convocati, Sinisa Mihajlovic cosa ci resta a fare in panchina al Milan?
Se lo deve essere chiesto anche lui, nel concitato post-partita di Coppa Italia, la cui qualificazione agli ottavi è maturata solo dopo gli ingressi in campo di Bonaventura e Montolivo. Da Casa Milan fingono di negare di aver imposto all’allenatore serbo di aggregare in extremis i due giocatori (lasciati a riposo la vigilia) alla truppa di seconde linee e Primavera chiamati per la gara, ma altresì ammettono di aver avuto più confronti telefonici durante la giornata di martedì. «Di chi potrebbe essere la decisione se non mia?» ha ringhiato l’allenatore martedì nella pancia di San Siro a chi gli chiedeva di chi fosse la paternità della scelta. «Non fatemi più queste domande».
Insomma il Milan rimonta in campionato e prosegue il cammino nella coppetta, segna 7 gol nelle ultime due partite, eppure le polemiche risiedono sempre qui. La società è perplessa perché Sinisa (nel dare la caccia a un obiettivo stagionale) contro il Crotone ha esposto a brutte figure i giocatori mandati in campo: cambiando 11/11 di formazione e pure il modulo, ha assemblato un gruppo di uomini per nulla abituati a giocare insieme. In questa occasione però Mihajlovic non ha mostrato la faccia truce a chi è stato schierato martedì. «Siamo il Milan e sono giocatori del Milan, sennò mandiamo via tutti e giochiamo con tredici giocatori».
I toni comprensivi hanno un perché: i pubblici processi fatti alla squadra in passato (memorabile quello dopo l’amichevole di Mantova) uniti allo scarico di responsabilità sui giocatori non sono mai piaciuti né ad Adriano Galliani (che ha già ripreso Sinisa in un paio di occasioni) né a Silvio Berlusconi (contrario a questo stile).
Ora a Carpi la prova del nove: il bel successo sulla Sampdoria è frutto di un reale risveglio o della pochezza in trasferta dei liguri? Da qui a Natale i rossoneri hanno la possibilità di risalire in classifica, anche con Balotelli che si sta allenando per rientrare con il Verona. «Sogna il Real? Chi non lo farebbe? Mi auguro che un giorno realizzi il desiderio» ha detto Raiola. Sperando che il finale di stagione di Sinisa sia più brillante di quello dello scorso anno: nelle ultime dieci giornate si fece rimontare 8 punti dal Genoa di Gasperini (costretto poi dai pasticci contabili di Preziosi a lasciare il posto in Europa League alla Samp).