Il Messaggero, 2 dicembre 2015
Lady Gaga fa la contessa cattiva per la tv
Per i tantissimi fan di American Horror Story, la data del 21 dicembre sarà come un vero e proprio Natale anticipato. Quel giorno infatti, alle 22,45, sul canale satellitare Fox (112 di SKY) partirà la quinta stagione, Hotel, che ancora una volta promette grandi cose. Senza ombra di dubbio, la serie horror creata da Ryan Murphy (Glee, Nip/Tuck) e Brad Falchuk è uno dei fenomeni televisivi più amati degli ultimi anni. Ogni stagione è una storia a sé, quello che non cambia è l’elevato tasso di terrore che lo show riesce sempre a garantire. La prima, Murder House, datata 2011, era incentrata sul must per eccellenza dell’horror all’americana: la casa infestata da spettri e fantasmi che miete vittime su vittime. Nella seconda, Asylum, l’ambientazione era quella di un manicomio anni ’60. La terza stagione, Coven, era ambientata a New Orleans, dove al centro della storia vi era l’esercizio deliberato della magia attraverso l’indottrinamento alle poche streghe ancora esistenti, per far sì che si potessero muovere nel mondo senza essere scoperte. La quarta stagione, Freak Show, parlava di un insolito circo animato da un gruppo di bizzarre creature, una minaccia incombente da cui difendersi.
Quello che mancava era un hotel del terrore. Fai il check-in e non te ne potrai più andare. All’Hotel Cortez bisogna rispettare le regole, o meglio i Comandamenti. L’albergo è un edificio costruito negli anni ’30 dal ricco James March, per soddisfare i suoi folli passatempi. L’eleganza della hall, delle stanze e degli abiti dei protagonisti sono quelle d’altri tempi.
CAMERA Stanley Kubrick avrebbe sorriso nel vedere tutto questo. L’Hotel Cortez non può che rimandare anche solo per un momento allo spaventoso albergo di Shining mentre la camera dove giocano i bambini della Contessa sembra essere uscita direttamente da Arancia Meccanica. Le tante scene di sesso hanno un qualcosa di liturgico, un po’ come in Eyes Wide Shut, e poi ci sono i costumi e l’utilizzo delle luci. La qualità degli abiti e della fotografia è elevatissima, per questo a qualcuno non potrà che venire in mente un paragone, seppur timido, con il capolavoro Barry Lindon. In questo scenario una come Lady Gaga ci casca a pennello. Miss Germanotta, alla sua prima grande prova di recitazione (finora solo qualche cameo, come in Sin City), interpreta la Contessa, la tenutaria dell’albergo che dà il nome alla quinta stagione. «Ho sempre amato la recitazione, è una cosa che ho sempre sentito mia. Volevo solo essere presa sul serio come attrice – dice la cantante – Certo, era un passo un po’ pericoloso da fare. Ho cercato di immedesimarmi nel ruolo della Contessa il più possibile, anche fuori dal set, nella mia vita privata. È stato molto stressante ma spero di esserci riuscita…». Lady Gaga ammette inoltre di essere una grande fan della serie: «La guardo con assiduità (negli Stati Uniti questa stagione va in onda dallo scorso 7 ottobre, ndr) e non riesco a respirare quando osservo me stessa recitare. Mi fa male lo stomaco. A volte sono troppo critica, passo la metà del tempo a dire alla gente che la mia performance era troppo piatta e noiosa mentre tutte le persone intorno a me sostengono il contrario. Chi lo sa?».
LATEX Chi ha amato la prima stagione, Murder House, troverà grande soddisfazione con la quinta, perché potrà unire molti puntini che erano stati (forse) volutamente lasciati in sospeso. Riecco lo stupratore vestito di latex e riecco soprattutto il tema della maternità. Un tema capace di mettere in difficoltà anche una stella del cinema come Kathy Bates, premio Oscar nel 2001 con Misery deve morire, che interpreta Iris, receptionist dell’albergo e madre di Donovan, interpretato da Matt Bomer (Magic Mike XXL): «Quello di Iris è stato sicuramente uno dei personaggi più difficili che abbia mai interpretato – afferma l’attrice – È una madre e, come sa, io non ho mai avuto figli. Questo è stato un aspetto che mi ha messo molto in difficoltà. Non ho mai voluto diventare mamma. È stata una scelta la mia. I bambini mi piacciono ma solo per due settimane. Quindi, per interpretare una madre, mi sono dovuta affidare esclusivamente alla mia immaginazione». Non ci resta che prenotare una camera e sperare che andrà tutto bene.