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 2015  dicembre 02 Mercoledì calendario

A Rai3 è vietato ridere. Vianello vuole esibire solo volti dolenti (vedi Sciarelli, Berlinguer, Annunziata, De Gregorio, etc.)

Dopo tanto tempo, ho capito perché Licia Colò è stata sbolognata da Rai3. Era l’unica che sorridesse. Fateci caso, nella rete diretta da Andrea Vianello è vietato ridere, o quasi. Rai3 ama i nodi della vita, quelli che noi banalmente chiamiamo problemi. Li ama, li cerca, li mette in onda. Ama i problemi, perché i problemi danno gravità alla vita, come direbbe Alberto Savinio. C’è solo un piccolo problema: i nodi della vita esigono la faccia di circostanza. Così il crudele Vianello vuole che i volti più conosciuti di Rai3, soprattutto quelli femminili, esibiscano un volto dolente, la raccolta punti di tutte le sofferenze mondane. 
Gran Teatro della Dolenza è quello messo in scena da Barbara De Rossi sul cui volto la narrazione dell’approdo disperato è tutt’uno con l’inconsapevolezza del soffrire. 
La cultura, chissà perché, non esiste senza dolenza. Osservate Concita De Gregorio quando interroga gli studenti su libri che lei con tanta afflizione presenta. Su quel volto si sfidano l’Impegno e la Conoscenza, incuranti del fatto che la Dolenza esclude il Pensiero. Federica Sciarelli è la Dolenza in persona. Se tutte le afflizioni degli scomparsi da casa sono forti, lei è più forte di ogni afflizione. Le sue scelte dei casi umani non sono mai tra felicità e infelicità, ma fra due modi di infelicità. Anche il tg di Bianca Berlinguer è pieno di problemi, per questo lei ama condurlo senza mai sorridere, dimostrando una dimestichezza insolita con il linguaggio della dolenza metafisica, con i relitti della tristezza. Quando si collega da New York, Giovanna Botteri lo fa solo per annunciare qualche disgrazia: i capelli scarmigliati, affannosa la voce, il volto poco predisposto alla contentezza. E poi ci sarebbero Lucia Annunziata, Massimo Bernardini, Franca Leosini, Roberta Petrelluzzi, Maria Cuffaro… Volti malinconici, occhi roteati, bocche dischiuse e gesti eloquenti. Tutta colpa di Andrea Vianello, abilitato alla libera dolenza.