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 2015  dicembre 01 Martedì calendario

Meglio leggere “Diario di una schiappa”

Niente è più diseducativo dell’educativo: è per questo che pochi hanno ricordi piacevoli dello studio scolastico, e ancor meno si ricordano le guerre puniche e dei fenici senza sbadigliare. E niente è più diseducativo che entrare in una libreria nel periodo delle strenne natalizie, torreggiano ancora in bella vista i finalisti dello Strega: Lagioia, Genovesi, Covacich, Santagata, Ferrante, non si schiodano più, se quella è letteratura meglio buttarsi sulla narrativa per ragazzi. Per esempio su Jeff Kinney, un quarantenne game designer americano che ha avuto un successo mondiale con la serie Diario di una Schiappa (edita in Italia da Il Castoro). Più di cento milioni di copie vendute, due dei quali in Italia, corpo dei caratteri in corsivo infantile come dovrebbero essere i romanzi di Veltroni e a differenza di Veltroni pieno di pagine divertenti e profonde sull’infanzia e sulla vita in generale. Nell’ultima storia appena uscita il piccolo protagonista, Greg, racconta un viaggio in vacanza con i genitori (sottotitolo significativo Portatemi a casa!, pagg. 218, euro 12), e la fatica di essere bambini. «Se c’è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che noi ragazzi non abbiamo nessun controllo sulla nostra vita: ZERO». Ha la scanzonatezza di Huckleberry Finn, il tono del Tristram Shandy, ovviamente in versione semplificata, e dentro c’è più critica dei cliché socioculturali di quanto troverete perfino nella romanzeria dei Nobel, non darei un volume di Jeff Kiney in cambio di tutta l’opera di Modiano, di Mo Yan, di Vargas Llosa o di Herta Müller. I ragazzi non sanno più socializzare perché stanno sempre attaccati allo schermo? Ma si guardino gli adulti, quanto poco socializzano e quanto sono tristi. «Credete a me» dice Greg. «quando avrò figli, lascerò che giochino con tutti i gadget che VOGLIONO. Secondo me l’elettronica è la chiave della felicità familiare». Io eliminerei l’aggettivo «familiare», oggi l’elettronica ci porta tutto ciò che ci piace direttamente a casa, film, serie tv, perfino i libri, perché uscire? Così combattiamo perfino il terrorismo. E tra l’altro la scienza dà ragione a Greg, chi gioca con la Playstation attiva nuove aree cerebrali, è consigliata anche agli adulti. I libri amati da Greg? I ladri di mutande, un fantastico libro nel libro, dove due bambini, Bryce e Brody, viaggiano nel tempo rubando le mutande a uomini famosi per venderle in seguito a un museo. Titoli della serie: I ladri di mutande e la calzamaglia di Shakespeare, I ladri di mutande e le brache di Napoleone, I ladri di mutande e il Dothi di Gandhi. Ira della maestra e sparizione dei libri sulla mutande dalla biblioteca scolastica, i ragazzi per punizione sono obbligati a scrivere una lettera a uno scrittore serio. Greg scrive a Nathaniel: «Caro Nathaniel, la maestra vuole che scriviamo a un autore, così ho scelto te. Non ho letto nessuno dei tuoi libri (scusa). Ecco le mie domande: qual è il tuo colore preferito? Qual è il tuo animale preferito? Qual è il tuo gusto di gelato preferito? Per favore rispondimi presto perché mi danno un voto su questo progetto». Risposta dell’editore: «Caro signor Heffley, ci dispiace informarla che l’autore a cui ha scritto, il signor Hawthorne, è morto da più di un secolo. Pertanto non ci è purtroppo possibile rispondere alle sue domande». Ci sono perfino idee che potrebbero essere trasformate in proposte di legge, come l’istituzione del riposo pomeridiano, in effetti non ho mai capito perché ci fanno dormire dopo pranzo da bambini e poi lavorare tutto il giorno da adulti: «Secondo me, la siesta dovrebbe essere obbligatoria fino all’università e oltre. Invece dopo la materna non è più prevista, come ho scoperto a MIE spese. La maestra ha detto che i grandi non facevano più il riposino, ma io ho pensato che scherzasse». E poi la critica, sacrosanta, ai cibi «naturali» e alle esperienze «autentiche»: così la famiglia finisce a mangiare panini al tonno in motel puzzolenti, mentre Rodrick, il fratello di Greg, aveva comprato pizza surgelata, Coca Cola e patatine fritte (avendo però scambiato la cassaforte dell’hotel per un forno a microonde), come dargli torto? Insomma, se per Natale dovete proprio fare regali, regalate un diario di una Schiappa, uno a caso, è molto meglio di tanti premiati romanzi per lettori adulti scritti da schiappe vere.