l’Espresso, 27 novembre 2015
Che fine ha fatto Capezzone?
Forse qualcuno, a quattro anni di distanza, lo ricorda perché Daniele Capezzone (romano, 43 anni, deputato) è stato un personaggio anche sul video. Era quel giovane evangelizzatore bruno, con gli occhiali e l’abito blu che, nei tg delle 20, si materializzava sui marciapiedi romani di via Condotti, suo pulpito preferito, per cantare le lodi del Signore (il premier Berlusconi) e demonizzarne gli avversari politici.
È stato lo zelante portavoce di Forza Italia, il fervoroso pupillo di Silvio, uno straripante affabulatore, un assiduo frequentatore di Palazzo Grazioli: bei tempi. Poi, d’improvviso, è scomparso: ora fa il gregario in un partitino sconosciuto (Conservatori e Riformisti), non compare mai in tv, non affabula più. Si dice che a Berlusconi fosse caduto dal cuore; stava sullo stomaco ai berlusconiani doc; persino Dudù, il barboncino di Francesca Pascale, gli abbaiava dietro. Sic transit gloria mundi.