Corriere della Sera, 27 novembre 2015
I sondaggi bocciano Sallusti: al ballottaggio vincerebbe Sala
Il sondaggio fatidico è arrivato. Una prima indagine sui candidati possibili del centrodestra per le prossime Amministrative è stata depositata ieri sulla scrivania di Silvio Berlusconi. E dice che a Milano Giuseppe Sala vincerebbe. L’amministratore di Expo sarebbe avanti nei consensi e, soprattutto, stravincerebbe al ballottaggio. E Alessandro Sallusti, candidato possibile del centrodestra? Alla prima tornata, non andrebbe male, anzi. Il problema, però, sarebbe l’eventuale ballottaggio: è lì che l’uomo di Expo farebbe il pieno. E nel confronto diretto potrebbe staccare l’avversario di circa venti punti.
I partiti del centrodestra, secondo l’indagine dell’Euromedia research di Alessandra Ghisleri, conseguirebbero comunque risultati significativi. Forza Italia conquisterebbe un 14,8% tutt’altro che disprezzabile in questo momento di difficoltà profonda. E la Lega sarebbe intorno a un brillante 22%.
Sallusti, se le elezioni fossero con turno secco, sarebbe competitivo. Il problema è che al ballottaggio una candidatura di Giuseppe Sala conquisterebbe a piene mani dal bacino degli elettori «orfani» del loro candidato di prima battuta. Insomma, Sallusti farebbe il pieno al primo turno, ma da quel risultato non si staccherebbe in seconda tornata.
Il problema, per l’alleanza di Berlusconi, Salvini e Meloni, è che dal sondaggio emerge chiaro l’appeal che Sala esercita anche su un elettorato di centrodestra: sarebbe disponibile a votare per l’amministratore di Expo ben un elettore di Forza Italia su quattro. E addirittura un elettore leghista su sette. Ed è questo il dato che probabilmente più impensierisce Silvio Berlusconi. Anche perché Sala si ritroverebbe in dote anche i consensi andati al primo turno a Corrado Passera e alla sua Italia Unica, circa il 4 per cento. Non solo. Lo charme di chi ha condotto in porto l’Esposizione non lascia indifferente neppure l’elettorato del M5S, a dispetto del fatto che i grillini sono stati fieri nemici di Expo. Inoltre, Sallusti potrebbe essere penalizzato dalla data delle elezioni: il secondo turno con ogni probabilità si svolgerà in estate suonata, domenica 26 giugno. Gli elettori di centrodestra potrebbero essere poco propensi a presentarsi.
E dunque? In Forza Italia, i vicini a Berlusconi ritengono sia il momento di raffreddare la partita: «Dato che il centrosinistra è in pieno tormento per il candidato, tanto vale non lanciarsi troppo avanti e stare a guardare». Per altri azzurri, la candidatura di Sallusti sarebbe troppo a destra. Roberto Formigoni (Ncd), via Twitter, chiede di spiegare «chi e perché ha voluto bruciare il povero Sallusti mandandolo al massacro senza nessuna precauzione?».
Quanto a lui, il direttore del Giornale, ospite di Lilli Gruber su La7 ha ricordato di «non essere il candidato, ma uno dei nomi della società civile a cui è stata chiesta disponibilità». E dunque, «si tratta di vedere se questa disponibilità può trasformarsi in opportunità». Ieri, il quotidiano israeliano Haaretz ha ricordato Sallusti in un pezzo sulla polemica nata riguardo alle prediche in arabo nelle moschee.