il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2015
Leggere in un anno almeno un libro di ognuno dei 196 Paesi dell’Onu: la folle sfida di Ann Morgan
La storia è bellissima, come il progetto da cui nasce. È la storia di Ann Morgan (racconta la sua storia in un video di Ted), che complici le Olimpiadi 2012 si rese conto che della maggioranza delle nazioni arrivate a Londra per i Giochi, lei non aveva mai letto un libro. Non conosceva la loro letteratura, perché non è tradotta in inglese. Il mondo anglosassone, avendo una prateria sconfinata di letture in lingua madre, è molto anglocentrico e traduce molto poco. Solo il 4,5% dei titoli che si trovano sugli scaffali di una libreria inglese arrivano dall’estero.
Ecco allora che Ann Morgan ha concepito il suo progetto molto visionario, un po’ folle e assolutamente affascinante: leggere, nell’arco di un anno, un libro per ogni paese del mondo. La lista è quella dei 196 riconosciuti dall’Onu, dalla A di Afghanistan e Z di Zimbabwe, passando per una miriade di luoghi di cui molti di noi conoscono a malapena l’esistenza ma non saprebbero bene dove collocarli, come il Tuvalu, situato su un’isola del Pacifico di appena 26 Km quadrati di superficie.
Eppure anche nell’angolo più sperduto del pianeta, c’è qualcuno che ha una storia da raccontare. Il problema è che l’ha fatto in una lingua sconosciuta ai più, e nessuno l’ha mai tradotto.
Il primo problema da risolvere per Ann è stato come trovare i libri e come sapere cosa valeva la pena leggere. Ha creato il sito A Year Of Reading The World (Leggere il mondo in un anno) e lì hanno cominciato a fioccare segnalazioni dai blogger di tutto il mondo, che hanno fatto a gara a segnalare cose da leggere e soprattutto, quelli dei paesi più lontani e sconosciuti, si sono prodigati per farle avere una copia del libro che amavano o per aiutarla a tradurli. In alcuni casi sono stati gli stessi autori a mandarle direttamente il testo via email.
La gara di solidarietà letteraria è cresciuta a vista d’occhio e il blog ha iniziato a diventare sempre più letto e un punto di riferimento per gli amanti dei libri. Per 12 mesi, Ann ha letto dalle 100 alle 150 pagine al giorno, postando sul blog un diario delle proprie letture che è diventato una sorta di catalogo ragionato di quei paesi, dei loro libri e delle loro storie. Una storia con dentro 196 storie, che a sua volta raccontano altre storie (Il tutto è poi anche diventato un libro, Reading The World: Confessions of a Literary Explorer, pubblicato in Gran Bretagna da Harvill Secker).
Nel corso del suo progetto di 365 giorni di lettura, Ann Morgan ha scoperto un sacco di autori e libri, alcuni dei quali profondamente raccomandati dai blogger del paese. Dall’Italia le avevano consigliato molti classici (Svevo, Manzoni, Pirandello, Buzzati, Primo Levi) e titoli come Oceano Mare di Baricco o Sostiene Pereira di Tabucchi. Lei ha scelto di leggere Gomorra di Saviano. Ma poiché il progetto va avanti, adesso legge un libro al mese, tra quelli che non aveva potuto leggere nell’anno folle (per l’Italia ha scelto L’amica geniale di Elena Ferrante).
Si potrebbero dire ancora molte altre cosa sul progetto di Ann Morgan, di cosa ha voluto dire e cosa ha scoperto. Per esempio: sulle traduzioni, su cosa si pubblica e perché, sulla censura di certi paesi e sul fatto che in alcuni luoghi della terra non ci sono libri ma le storie si propagano per tradizione orale, come ai tempi di Omero. Lei commenta: “Ho chiesto semplicemente che mi segnalassero libri che avevano la pretesa di rappresentare la letteratura di un certo paese da qualche parte nel mondo. E mi sono raccomandata: Oh, che siano dei buoni libri”.