il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2015
La Finanza a casa di Bruno Vespa
I Finanzieri a casa di Bruno Vespa in piazza di Spagna a Roma e nello studio del suo commercialista. L’obiettivo: verificare la dichiarazione dei redditi che il giornalista ha presentato nell’anno 2011. E non si tratta dell’unica star televisiva della Rai oggetto delle verifiche della Guardia di finanza.
Le Fiamme Gialle hanno un lungo elenco di nominativi da analizzare, per verificare se le tasse versate nel 2011 siano state pagate regolarmente, oppure no. In particolare, la verifica non riguarda i dipendenti di Viale Mazzini, siano essi giornalisti o autori, ma chi ha avuto in questi anni contratti esterni con l’azienda, come appunto nel caso di Bruno Vespa.
Nessuna perquisizione, ma un semplice accertamento. «Che analizzino tutto – commenta Vespa al Fatto Quotidiano – non c’è alcun problema. Anzi, sono i benvenuti». Il conduttore di Porta a Porta è certo della correttezza della sua certificazione contabile. «Sono orgoglioso – continua – e al tempo stesso sono indignato per la mia posizione di importante contribuente di questo Paese». Insomma, orgoglio e indignazione. «Sono orgoglioso – continua – perché mio padre mi ha insegnato che pagare le tasse è giusto. Sono indignato, invece, perché nella graduatoria dei contribuenti occupo un posto improprio. Non credo di meritare una posizione così alta tra i contribuenti italiani: è il segno che c’è qualcuno, invece, che le tasse non le paga quanto dovrebbe».
In passato Vespa, con l’erario, un problema l’ha avuto. Aveva pagato fin troppo. Ha infatti vinto un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate per aver pagato l’Irap più di quanto avrebbe dovuto. «Se l’Agenzia delle entrate ha deciso di restituirmi l’Irap che avevo pagato indebitamente – continua – vuol dire che ne avevo diritto. È stato un contenzioso complicato ma, come è evidente dal risultato, avevo ragione io».
Oggi la verifica arriva dalle Fiamme Gialle: è la Guardia di Finanza che vuol capire se i versamenti del 2011 siano stati regolari. «I finanzieri hanno chiesto di visionare i miei documenti contabili. Io lavoro in casa, quindi sono venuti a casa, ma le carte contabili le ha il mio commercialista, quindi sono andati da lui. Peraltro non credo di essere l’unico nominativo nell’elenco dei loro controlli», spiega ancora Bruno Vespa.
La verifica non nasce su iniziativa della magistratura, Vespa non è indagato, si tratta di un accertamento del nucleo tributario della Guardia di finanza. «Non riguarda soltanto me», conclude Vespa. L’accertamento, a quanto pare, riguarda anche altri personaggi noti della Rai, tra giornalisti e autori. Segno che le Fiamme gialle vogliono capire se chi ha lavorato in questi anni nella tv di Stato ha effettivamente versato quanto dovuto oppure no.