Libero, 26 novembre 2015
L’album per ciechi di Rihanna
Dell’ultimo album di Rihanna si sa poco e niente. La tracklist è ignota e, come lei, lo sono data di uscita e genesi. L’artwork del disco, invece, è stata svelata: si tratta di lavori firmati dall’artista israeliano Roy Nachum e decorati con poesie in Braille.
«Spesso le persone che hanno la vista possono essere le più cieche», ha commentato la cantate che, criptica, s’è poi spesa per far sapere al proprio pubblico che Anti, titolo del suo ottavo lavoro in studio, è stato concepito come «antitesi» di quel che i fan si aspettano. Cosa contenga, dunque, l’album rimane un mistero da svelarsi a tempo debito.
I beninformati dicono che i primi nodi verranno sciolti nella giornata di domani, quando Anti potrebbe arrivare in anteprima streaming su «Tidal». Gli scettici, invece, storcono il naso, convinti che l’unica sicurezza risieda nei singoli – Bitch better have my money, American oxygen e FourFiveSeconds – certamente parte di Anti.
Nel battage mediatico seguito ai suoi ermetici annunci, pare, insomma, che l’unica a non aver perso compostezza sia stata Rihanna. La cantante alle chiacchiere ha preferito i fatti e ieri, a sorpresa, ha dichiarato di aver già messo a punto il calendario dei prossimi concerti. L’Anti World Tour, al via il 26 febbraio 2016, toccherà in estate l’Europa, prima l’America. RiRi sarà in Italia il 13 luglio, quando, assieme ai guest The Weekend e Big Sean, calcherà il palco di San Siro. La serata milanese sarà l’unica in suolo italiano e, come tale, è stata presa d’assalto. Quantomeno su Internet dove, in attesa della vendita dei biglietti (disponibili dal 3 dicembre), i fan della cantante si sono scatenati.
Promettendo battaglie e fantasticando di performance mirabolanti – in cui la voce di RiRi si possa fondere con il suo lato modaiolo. Negli ultimi tempi, infatti, la cantante sembra aver investito ogni energia residua sul fronte fashion. Dopo aver dato in pasto al mercato sei profumi, due diverse collezioni di accessori realizzate con Armani e quattro con River Island, Rihanna si è, infatti, reinventata testimonial di Dior e direttore creativo della Puma. I maligni dicono, però, non ne abbia abbastanza. Vorrebbe espandersi, insinuano, oltre i confini tracciati da moda e musica. Lontano, fino al mondo della marijuana, in cui sarebbe pronta a lanciare le sue personalissime piantine. Lei nega, il suo staff pure. I dubbi restano.