Il Giorno, 26 novembre 2015
«Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione». I messaggi della Chaouqui a monsignor Vallejo Balda
Spuntano passaggi torbidi, con contenuti fortemente espliciti anche sul piano sessuale. E minacce, intimidazioni per nulla velate. Ma emerge anche come si muovesse con una disinvoltura spregiudicata Francesca Immacolata Chaouqui, la pierre – ora imputata nel Vatileaks due –, fintanto che era membro della Cosea, la commissione referente vaticana sui tagli di spesa. Tanto che risulta dagli atti del fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il suo rinvio a giudizio, come promettesse anche ai genitori del premier Matteo Renzi incontri a Santa Marta con papa Francesco in persona. Riuscendo a portarli fin sotto l’uscio di Bergoglio senza che l’incontro andasse all’ultimo momento in porto.
Sono centinaia i messaggi via Whatsapp tra Chaouqui e il monsignore spagnolo, Lucio Angel Vallejo Balda, anche lui ora imputato con le accuse di divulgazione di documenti riservati e associazione a delinquere. All’epoca della commissione, sciolta l’anno scorso, i due avevano un legame di ferro poi naufragato. Ma ancora la primavera scorsa la confidenza era massima. «Senti – scrive Chaouqui a Vallejo – ora che vai a San Sosti (il paese in Calabria di cui è originaria) – mia mamma ti porta da Silvana... è perfetta, ed è una mia cugina, così può anche essere salvato il patrimonio genetico. Poi mi dici che ne pensi. 36 anni. Morbida». La risposta di Vallejo sembra mostrare interesse: «Hmmmmm». Scrivono gli inquirenti che il prelato risulta poi essere andato a San Sosti, a casa della famiglia Chaouqui. «Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?». Scrive diretta la pierre. Poi il 26 aprile 2015 gli intima: «Comunque ora punto su un altro prelato. Ho deciso. Punto su Mistò». Dopo appena un minuto lo incalza. «Silvana vuole trombare. Che facciamo?». «Io no», risponde secco il monsignore. Ma Chaouqui torna alla carica: «Tu sei perfetto, Silvana è morbidissima. Perché non va bene?». «Lassa perdere. È bruta», è la replica. E la Chaouqui: «Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte». In altre conversazioni emergono le pressioni di Chaouqui verso un Vallejo praticamente braccato. «Se continui a fare di testa tua con noi hai chiuso – minaccia la pierre -. Io sono stanca di farti da badante. Pietro (autista amico di lei, ndr) serve perché gli altri vedano che sei protetto», «se fai casino... con la tua sicurezza e la tua protezione hai chiuso».
Ancora il 25 maggio Chaouqui lo terrorizza: «Te lo dico per l’ultima volta. Dopo lo dico al mio capo. Tu non devi frequentare il centro e le periferie o fare pranzi di lavoro o andare in giro senza essere accompagnato». Un profluvio: «Se tu vai al centro così fai minchiate, se continui così fai casini, io non voglio gestire più altri casini. Con la tua sicurezza e la tua protezione ho chiuso». Una specie di stillicidio a leggere le carte. La pierre non molla: «Io ti conosco – digita non ricevendo risposte -. So bene quando vuoi mettere distanze. Ora vuoi mettere distanza perché qualcosa ti fa male o ti dà fastidio. Ma come al solito non me lo dici e ci resto male. Sai quanto ci tengo e ti voglio bene... ma è per te che lo faccio. Ma perché vuoi abbandonarmi?». Solo a questo punto Vallejo sbotta: «Ho bisogno de un po’ de tranquillità. Te priego».
I rapporti sono ormai al limite. Chaouqui il 22 maggio insiste chiedendo appoggio al monsignore per far entrare una troupe di Sky a fare riprese nella Cappella Sistina. A questo punto Vallejo non ne può più, dice di no e Chaouqui va su tutte le furie: «Fermo restando che la visita me la posso fare anche tranquillamente, tu sei un egoista del cazzo, la gente perde ore appresso a te e poi quando tu devi fare qualcosa per qualcuno non ti va. Non sei stanco e depresso solo tu». Vallejo tenta di farla ragionare: «Ma ricorda quello che è successo con famiglia Renzi». Un episodio sconosciuto ai più.
Qui gli inquirenti mettono agli atti che la donna ha portato la mamma e il papà di Renzi a Santa Marta «per fingere un incontro a pranzo: ma il Papa se n’è accorto e non è neanche sceso». Al suggerimento di prudenza, Chaouqui risponde: «Avevo messo mesi a sistemare le cose con la Segreteria di Stato e hai rovinato tutto con quella boccaccia che non sai tenere chiusa. Ora mandi tutto a puttane perché sei triste. Vaffanculo. Ma seriamente vaffanculo». E Vallejo: «No possiamo promettere quello che no è possibile». Allora la Chaouqui: «Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione».