Libero, 25 novembre 2015
Perché Mattarella non va alla Prima della Scala?
A voler essere formali, diremmo che il presidente della Repubblica non presenzierà alla Prima della Scala (pur infarcita di capi di Stato) perché preferisce presenziare alla cerimonia religiosa di uno Stato estero, ossia l’inaugurazione del Giubileo. A voler essere sofisticati, e forse un po’ dietrologi, diremmo che questa è l’ovvia conseguenza del suo essere montiniano (con influssi di Maritain) e in altre parole cattocomunista, dunque residualmente scevro dall’affacciarsi a eventi mondani. A voler essere un po’ grezzi, o addirittura leghisti, diremmo che in questo modo però potrebbe sembrare che abbia paura, e, dunque, mostrare la debolezza sua e di una nazione: peraltro il presidente così interrompe una tradizione che eccetera in un momento che eccetera dopo che a Parigi eccetera mentre il nostro stile di vita eccetera, anche se è vero che Mattarella aveva già respinto l’invito più di un mese fa. A voler essere normali, tuttavia, ci piace ricordare che Mattarella si spostò per Firenze in tram (febbraio scorso) e forse per questo ignora un dettaglio rivoluzionario: esistono gli aerei, nella fattispecie quelli di Stato (per una volta sarebbe giustificato) che sono degli apparecchi pazzeschi in grado di volare per lunghe distanze senza mai toccare terra, e in grado di farti essere la sera in un posto (alla Prima alla Scala, per dire) e l’indomani mattina in un altro (alla cerimonia del Giubileo). Qualcuno dovrebbe avvertirlo.