ItaliaOggi, 25 novembre 2015
La storia del diciannovenne al volante, ubriaco e fatto di hashish e coca, al quale non hanno ritirato né la patente (che non aveva) né la macchina (che non era sua)
Il giovane 19enne aveva bevuto alcolici in quantità cinque volte superiore al massimo consentito dalla legge, aveva fumato hashish e sniffato cocaina. Viaggiava con altri due coetanei, di cui uno marocchino, che più o meno erano nelle sue stesse condizioni. La polizia ha fermato il Suv con il giovane quasi in coma etilico (infatti, fermato, non riusciva a parlare ed è dovuto essere ricoverato in ospedale) perché aveva notato che il grosso veicolo procedeva a zig-zag sulla strada. Al pericoloso autista non è stata ritirata la patente perché non ce l’ha mai avuta. E nemmeno è stato sequestrato il Suv perché non era di sua proprietà. Ma la legge deve essere rivista su questo punto. Il veicolo infatti non dovrebbe essere sequestrato solo nel caso in cui esso risulti rubato. In caso contrario, chi lo ha incautamente concesso, dopo esserselo visto sequestrare, dovrà rivalersi con chi lo guidava in stato di ebbrezza.