Corriere della Sera, 25 novembre 2015
Matrimonio indiano da mille e una notte a Firenze, ma senza elefante sul Lungarno. Costo? Venti milioni di euro
«Quasi tutti i desideri degli sposi sono stati esauditi», ha riferito sorridendo il gran cerimoniere ai parenti più stretti della coppia, senza riuscire però a nascondere una smorfietta di sottile dispiacere. Perché, nonostante il budget di una ventina di milioni di euro, il sogno dell’elefante in corteo sui Lungarni con la proboscide rivolta verso Ponte Vecchio, si è scontrato con un no secco di Palazzo Vecchio. «C’è il vertice della Nato e ci sono gli animalisti e dunque per motivi di sicurezza il pachiderma è bene che se ne stia al sicuro e ben nascosto», hanno risposto dagli uffici fiorentini. E così Rohan e Roshni hanno deciso di «accontentarsi» di percorrere venerdì il corteo nuziale a piedi, accompagnati da una corte di valletti e musici e con una coreografia fiabesca degna di un film di Bollywood, con centinaia di fiori multicolore, drappi variopinti, cancellata dorata, fontana zampillante e un lampadario costruito con 350 brocche Palla disegnate da Mario Luca Giusti.
Rohan e Roshni, che in Toscana hanno già ribattezzato la coppia Ro-Ro (dal nome di una tipologia di traghetto passeggeri), sono due rampolli di facoltosissime famiglie indiane. Rohan è figlio di Yogesh Mehta, magnate del petrolio con business a Dubai. Roshni, studi in Inghilterra, è leader di un’azienda di moda. Si racconta che siano rimasti ammaliati da Firenze durante una vacanza in incognito e dopo un tramonto a piazzale Michelangelo, quando lo sposo ha rotto gli indugi e ha chiesto la mano dell’amata. Lei lo ha baciato e subito dopo ha iniziato a organizzare l’evento. O meglio il mega evento: una tre giorni con almeno una decina di feste, cortei e altre trovate estemporanee che trasformeranno (da oggi sino a venerdì, giorno del fatidico sì) un angolo di Firenze in un’improbabile Varanasi con l’Arno a simboleggiare il mitico Gange e il Cupolone del Brunelleschi il Golden Temple. Ci saranno anche due villaggi simulati: quello della sposa e quello dello sposo, ricostruiti simbolicamente tra piazza Ognissanti (dove si svolgerà la cerimonia nuziale all’interno di un maxi gazebo con tetto a strisce bianco azzurro) e Ponte Vecchio. Giovanni Bettarini, assessore al Turismo e allo sviluppo economico, ha calcolato che almeno 6 milioni di euro dello sposalizio andranno nelle tasche dei suoi concittadini. Cinque milioni per l’organizzazione degli eventi, 1,2 per le 600 camere d’alberghi cinque stelle prenotate. «Il Comune ha poi chiesto e ottenuto 100 mila euro per l’affitto di piazza Ognissanti – spiega Bettarini —, altri 58 mila per il restauro della fontana di piazza Santa Croce e 20 mila come tassa di soggiorno». Per non parlare dello shopping. I ricchi invitati indiani, è stato calcolato, potrebbero spendere almeno 300 euro a testa in borse, capi d’abbigliamento, griffe di ogni genere. E il cibo? Cancellando da ogni menù la bistecca alla fiorentina, si punta su vino e ribollita.
Insomma, un business. Tanto da far decidere all’Amministrazione di organizzare il primo ufficio di turismo «wedding» che è già tempestato di telefonate e prenotazioni. A febbraio 2016 nel capoluogo toscano si svolgerà il congresso mondiale del turismo matrimoniale al quale ha già aderito l’agenzia specializzata che ha organizzato le nozze di William e Kate d’Inghilterra.
Oggi dunque s’inizia con una prima festa a Palazzo Gerini per poi passare alla stazione Leopolda (quella tanto amata da Renzi); venerdì l’evento clou con corteo e matrimonio in piazza Ognissanti e cena finale a Villa le Corti di San Casciano, cuore delle colline toscane.