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 2015  novembre 25 Mercoledì calendario

La Turchia abbatte un jet russo al confine con la Siria • Un kamikaze fa strage di poliziotti in Tunisia • Il governo darà ai diciottenni un bonus da 500 euro da spendere in cultura • Nella classifica dei 34 Paesi più industrializzati, l’Italia è ultima per numero di giovani laureati • Nel Comune di Invorio le tasse si pagano col lavoro • Nozze da 20 milioni, a Firenze, per una coppia indiana • Il gioielliere che ha ucciso un ladro


Jet Abbattuto ieri dal fuoco turco un caccia russo impegnato in una serie di raid nei cieli della Siria nord-occidentale. È la prima volta dagli Anni 50 che un jet russo è abbattuto da un Paese della Nato. Alle 9.29 locali, il Su-24 è stato intercettato da missili aria-aria sparati da due F-16 dell’aviazione turca, subito dopo che aveva sconfinato sopra il distretto di Yayladag, nella provincia sudorientale di Hatay, per almeno 17 secondi, secondo quanto riferito dalla Turchia in una lettera di spiegazioni recapitata all’Onu ore dopo l’attacco. Ankara sottolinea come l’abbattimento è avvenuto solo dopo che il velivolo aveva ignorato 10 avvertimenti nell’arco di 5 minuti, in base a quanto previsto dalle regole d’ingaggio. Di altro parere è Mosca, secondo cui lo sconfinamento non ci sarebbe stato e l’aereo è stato colpito da batterie contraeree di terra. L’unico dato certo è che il jet russo stava navigando in assetto offensivo a circa seimila metri di altezza, e sarebbe precipitato nei pressi di Yamadi, nella zona di Latakia, dove è in corso un’offensiva congiunta di forze aeree russe e unità dell’esercito di Bashar al Assad. I piloti del caccia si sarebbero lanciati prima dell’impatto, uno sarebbe morto dopo essere stato raggiunto da colpi di mitragliatrice prima che riuscisse a planare in «zona amica», sostiene Mosca. L’altro potrebbe essere stato catturato dalle milizie turcomanne anti-Assad. Per Vladimir Putin quanto accaduto è un atto grave, «una coltellata alla schiena» che avrà «conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia» (Semprini, Sta) [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Tunisia A Tunisi almeno dodici agenti del reparto d’élite responsabile della sicurezza del capo di Stato sono morti e altri venti sono rimasti feriti ieri nell’esplosione, provocata probabilmente da un kamikaze, al passaggio del loro furgone in avenue Mohamed V. Il 18 marzo scorso, 22 persone, in maggioranza stranieri, furono uccise da un gruppo di jihadisti al Museo del Bardo; il 26 giugno, un terrorista sparò a caso sui turisti al sole lungo la spiaggia e in un hotel di Port El Kantaoui, sulla costa di Sousse, falciandone 38, prima di essere raggiunto ed eliminato dalla polizia. Per la terza volta in otto mesi, il terrorismo colpisce il Paese, l’unico che ha intrapreso la via della democrazia dopo le cosiddette «primavere arabe», ma questa volta senza puntare nel mucchio: l’obiettivo scelto dai terroristi sembra essere una risposta beffarda all’annuncio delle autorità, nelle scorse settimane, di aver smantellato tutte le cellule che avevano pianificato gli attentati alle stazioni di polizia e ai resort di Sousse, a 150 chilometri da Tunisi (Rosaspina, Cds).

Renzi Matteo Renzi ai Musei capitolini ha annunciato la risposta italiana al terrorismo, due miliardi da spendere in egual misura tra sicurezza e cultura: «Loro vogliono il terrore, noi rispondiamo con la cultura che è più forte dell’ignoranza, non cambieremo mai il nostro modo di vivere, la nostra identità, e si arrenderanno prima loro». Centocinquanta milioni saranno usati per la cyber-sicurezza, un sistema per l’identificazione dei ricercati attraverso le telecamere sparse sul territorio. Il bonus da 80 euro, finora riconosciuto ai redditi inferiori ai 1500 euro, sarà esteso a tutti i membri delle forze dell’ordine. Che riceveranno poi 50 milioni per l’ammodernamento della strumentazione anche se verranno tagliate da cinque a quattro corpi (entro l’anno la Forestale sarà accorpata ai Carabinieri). Cinquecento milioni andranno infine alla Difesa. Sul fronte culturale, nel 2016 il governo metterà a disposizione delle aree metropolitane 500 milioni per riqualificare le periferie. Ancora, un bonus da 500 euro - simile a quello oggi riconosciuto ai professori - da spendere in cultura per per i 550 mila ragazzi italiani che compiranno 18 anni nel 2016. Un «benvenuto nella comunità dei maggiorenni», come definisce Renzi la misura inserita nella proposta del governo per il contrasto al terrorismo. Trecento i milioni stanziati con cui i neo-maggiorenni potranno andare a teatro, al cinema, ai museo, a concerti, comprare libri (Bertini, Sta)

Laureati Secondo l’Ocse, nella classifica dei 34 Paesi più industrializzati del mondo, l’Italia è ultima per numero di giovani laureati e quartultima per soldi investiti nell’università in rapporto al Pil (Riva, Cds).

Baratto Invorio, piccolo centro di 4.500 abitanti nella provincia di Novara, è stato il primo Comune italiano a utilizzare lo strumento previsto dal decreto «Sblocca Italia» approvato esattamente un anno fa. La legge di riferimento è la numero 164 del 2014. All’articolo 24 prevede, per i contribuenti che non possono permettersi di pagare le imposte, «misure di agevolazione della partecipazione nelle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio». Tradotto dal burocratese: chi non può pagare le tasse comunali può barattarle con lavori al verde pubblico e all’arredo urbano. Gli apripista sono cinque cittadini di Invorio che hanno già assolto o stanno portando a termine lo «scambio». Ogni ora di manodopera vale 7,50 euro. I lavori svolti: svuotare i cestini pubblici, controllare i sacchetti della raccolta differenziata porta a porta, restaurare la fontana del paese e contribuire alla manutenzione del verde (Bovio, Sta).

Nozze 1 Rohan Mehta e Roshni, due rampolli di facoltosissime famiglie indiane, si sposeranno a Firenze. Evento della durata di tre giorni, con cortei e almeno una decina di feste. Ci saranno anche due villaggi simulati: quello della sposa e quello dello sposo, ricostruiti simbolicamente tra piazza Ognissanti (dove venerdì si svolgerà la cerimonia nuziale all’interno di un maxi gazebo con tetto a strisce bianco azzurro) e Ponte Vecchio. Nonostante il budget di venti milioni di euro, il sogno dell’elefante in corteo sui Lungarni si è scontrato con un no secco di Palazzo Vecchio. «C’è il vertice della Nato e ci sono gli animalisti e dunque per motivi di sicurezza il pachiderma è bene che se ne stia al sicuro e ben nascosto», hanno risposto dagli uffici fiorentini. E così Rohan e Roshni hanno deciso di accontentarsi di percorrere venerdì il corteo nuziale a piedi, accompagnati da una corte di valletti e musici e con una coreografia fiabesca degna di un film di Bollywood, con centinaia di fiori multicolore, drappi variopinti, cancellata dorata, fontana zampillante e un lampadario costruito con 350 brocche Palla disegnate da Mario Luca Giusti (Gasperetti, Cds).

Nozze 2 Giovanni Bettarini, assessore al Turismo e allo sviluppo economico, ha calcolato che almeno 6 milioni di euro dello sposalizio andranno nelle tasche dei suoi concittadini. Cinque milioni per l’organizzazione degli eventi, 1,2 per le 600 camere d’alberghi cinque stelle prenotate. «Il Comune ha poi chiesto e ottenuto 100 mila euro per l’affitto di piazza Ognissanti — spiega Bettarini —, altri 58 mila per il restauro della fontana di piazza Santa Croce e 20 mila come tassa di soggiorno». Per non parlare dello shopping. I ricchi invitati indiani, è stato calcolato, potrebbero spendere almeno 300 euro a testa in borse, capi d’abbigliamento, griffe di ogni genere (ibidem).

Delitto Un uomo sui trent’anni. L’altra sera, con due complici, ebbe l’idea di rapinare Rodolfo Corazzo, gioielliere 59enne di Melzo, primo hinterland milanese. I tre all’ora di cena aspettarono che rincasasse dal lavoro, lo assalirono appena scese dall’auto, lo costrinsero ad aprire il cancello della villetta dove vive con moglie e figlia di 10 anni, entrarono, puntarono un coltello alla gola della bambina. A quel punto il Corazzo, tirata fuori la sua Glock, sparò. Il trentenne cadde sul pavimento fulminato, gli altri due scapparono. Sera di martedì 24 novembre in una villetta rosa a due piani in via Giacomo Matteotti a Lucino di Rodano, alle porte di Milano.

(a cura di Roberta Mercuri)