Corriere della Sera, 25 novembre 2015
Cinquecento euro a testa a ogni diciottenne. Renzi lancia il bonus cultura
La misura che forse colpisce di più ha carattere culturale, non di sicurezza stretta. Renzi la illustra così: «I 550 mila italiani che compiono 18 anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro a testa per poter partecipare a iniziative culturali».
Al ministero dei Beni culturali aggiungono un approccio pedagogico, che ha fatto maturare la scelta: riportare i giovani a consumare cultura a pagamento, riscoprire il valore del copyright per un generazione che scarica tutto o quasi gratis, dare una mano ad un’industria, quella culturale, che ormai da tempo è in affanno. Una carta prepagata sarà probabilmente lo strumento operativo, per acquistare libri, dvd, cd, andare al cinema o a teatro.
In tutto per combattere il terrorismo l’Italia investirà due miliardi di euro, uno sulla sicurezza (gli 80 euro saranno estesi a a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine per un costo di 200 milioni – sino ad oggi li prende il 30% circa – senza limiti di reddito ma a patto che siano operativi) e un altro sull’educazione. Lo ha annunciato il premier illustrando decisioni del governo che hanno un impatto diretto sulla finanza pubblica e che costringeranno a rimandare al 2017 la diminuzione dell’Ires.
La filosofia dettagliata da Renzi è questa: «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Non può essere solo securitaria la risposta al terrore». L’investimento in sicurezza sarà declinato con 150 milioni sulla cyber security, 50 milioni per rinnovare la strumentazione delle forze dell’ordine, 500 milioni per la difesa, «con investimenti efficaci finalizzati a dare una risposta immediata alle esigenze strategiche, non a quelle quotidiane e organizzative».
Renzi ha annunciato un’altra serie di cambiamenti: «Abbiamo cinque forze di polizia, sono troppe. Devono diventare quattro. Entro l’anno la Forestale entrerà nei carabinieri. Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò ai comandanti di aumentare la presenza in strada».
Una quota di riduzione di Ires potrebbe comunque essere mantenuta: «Vogliamo chiedere all’Europa di rispettare un patto di umanità che vale di più del patto di Stabilità. La legge di Stabilità prevede che l’imposta sui redditi societari scenda nel 2017 di 3,5 punti percentuali, dal 27,5 al 24%. L’aliquota potrà scendere al 24,5% già nel 2016 se le istituzioni europee permetteranno all’Italia di aumentare l’indebitamento al 2,4 dal 2,2% del Pil». È probabile in ogni caso che le spese aggiuntive in sicurezza contro il terrorismo verranno escluse dal calcolo del Patto.
Sulla cultura un’altra novità: «Investiremo 150 milioni di euro per dare a tutti i cittadini che lo vorranno la possibilità di donare il due per mille a un’associazione specifica; 500 milioni poi andranno alle città metropolitane per un intervento sulle periferie di riabilitazione. I progetti vanno presentati entro il 31 dicembre e spesi nel 2017». Domani mattina Renzi sarà all’Eliseo per incontrare Hollande, il giorno dopo riceverà a villa Madama, a Roma, il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Prima di sabato potrebbe anche volare a Berlino o Londra.