La Gazzetta dello Sport, 22 novembre 2015
Kyrgios, il maleducato del tennis, ama Balotelli
In fondo, si poteva immaginarlo. Da un bad boy all’altro. E così Nick Kyrgios, enorme talento australiano che quest’anno ha conquistato titoli di giornali più per parole e omissioni (di educazione) che per opere, in un faccia a faccia telematico con i fan su Twitter, non ha avuto dubbi nella risposta su Balotelli. Richiesto se il giocatore oggi al Milan gli piaccia, il numero 30 della classifica Atp è stato piuttosto chiaro: «Chi non lo ama?».
Non deve sorprendere la passione di Nick non solo per Balotelli, ma anche per il calcio, in particolare quello inglese (il motivo per cui conosce Balo): figlio di un australiano di origine greca e di una malese, Kyrgios è tifosissimo del Tottenham (per il quale prevede addirittura la qualificazione in Champions) e da giovanissimo si è diviso appunto tra soccer, tennis e basket. Che resta lo sport prediletto, tanto che se dovesse organizzare un barbecue a casa, non potrebbe mai mancare Kevin Garnett (l’altro team del cuore sono i Celtics, infatti). Peraltro, nella chat, Nick non si è limitato a parlare della vita privata o delle passioni extratennistiche, ma anzi ha rivelato un dettaglio importante: nel 2016 lavorerà fianco a fianco con Lleyton Hewitt. L’ex numero uno del mondo, che a Melbourne in gennaio disputerà davanti alla sua gente l’ultimo Slam in carriera, da febbraio siederà da capitano sulla panchina della squadra di Davis: «È una leggenda, posso imparare da lui. Noi giovani siamo fortunati ad averlo. Lavorerò con lui durante l’anno». Significa che i consigli non saranno limitati agli appuntamenti con la nazionale. Chissà se un guerriero come Lleyton riuscirà a mettere in carreggiata il turbolento connazionale, i cui propositi per la stagione sono comunque concilianti: «Devo sicuramente migliorare nel gioco, ma anche nel carattere». Sugli avversari, idee chiare: «Fin qui, il più duro che ho affrontato è stato Murray, ma sono convinto di essere vicino a lui. Con Nadal non ho alcun problema, ho grande rispetto di un campione come lui. Ma il migliore è Djokovic, classe pura dentro e fuori dal campo». E infine, il sogno: «Quando fai uno sport, desideri sempre diventare il più forte di tutti».